Mercati – Attesa partenza debole per l’Europa

Previsto un avvio in lieve ribasso per l’azionario europeo, dopo la chiusura positiva di Wall Street nella seduta di ieri e la mattinata contrastata delle piazze asiatiche.

Gli indici americani hanno messo a segno la terza sessione consecutiva in rialzo, con il Nasdaq a +1,4%, lo S&P500 a +1% e il Dow Jones a +0,5%. Tuttavia, i risultati deludenti di Snap diffusi a mercati chiusi hanno peggiorato il sentiment, facendo piombare il titolo a -27%. Le preoccupazioni per il rallentamento dell’economia e per il settore advertising pesano anche su altri colossi come Meta Platforms e Alphabet.

A questo si aggiungono gli ultimi dati macro non particolarmente brillanti, che alimentano i timori di recessione in un contesto frenato dall’elevata inflazione e dall’inasprimento della politica monetaria. Desta qualche preoccupazione anche la positività del presidente Joe Biden al Covid, seppur con sintomi lievi.

In Asia, arretrano Shanghai (-0,6%) e Shenzhen (-1,3%), Hong Kong viaggia poco mossa (-0,1%) mentre il Nikkei giapponese ha chiuso in progresso dello 0,4%.

L’azionario resta comunque ben avviato per archiviare la miglior settimana dell’ultimo mese, grazie all’ipotesi che il peggio del sell-off di quest’anno sia alle spalle e l’idea che la Fed non dovrebbe adottare manovre ancora più aggressive per contrastare l’ascesa dei prezzi.

In Europa, la Bce ha alzato ieri il costo del denaro di 50 punti base, mettendo fine all’era dei tassi negativi e affermando che la prossima mossa di settembre dipenderà dall’andamento dei dati. L’Eurotower ha inoltre approvato lo strumento di trasmissione della politica monetaria TPI, che dovrebbe tutelare il debito sovrano dei Paesi più fragili come l’Italia, a maggior ragione dopo la caduta del governo.

Sullo sfondo resta la questione energetica, malgrado la riapertura del gasdotto Nord Stream. Con la probabile interruzione dei flussi di gas dalla Russia nei prossimi mesi e il proseguimento del conflitto in Ucraina, i Paesi europei si preparano a ridurre i consumi e predispongono le riserve in vista dell’inverno.

Dall’agenda macroeconomica odierna si attendono gli indici Pmi servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona e Stati Uniti.