Italgas – EBITDA +4,9% a 513,3 mln e utile netto adj. +6,9% a 188,3 mln nel 1H 2022

La struttura del Gruppo Italgas al 30 giugno 2022 si è modificata rispetto a quella in essere
al 31 dicembre 2021 essenzialmente per la cessione di una quota di maggioranza di Gaxa
a Edison.

Il gruppo guidato da Paolo Gallo archivia i primi sei mesi del 2022 con ricavi totali in aumento del 6,3% su base annua a 707,4 milioni e si riferiscono a ricavi regolati distribuzione gas naturale (-3 milioni, a 639,2 milioni) e a ricavi diversi (+45 milioni, a 68,2 milioni).

La diminuzione dei ricavi regolati distribuzione gas è dovuta al calo dei ricavi di vettoriamento (-4,1 milioni, a 591,4 milioni) solo in parte compensati dall’aumento degli altri ricavi regolati distribuzione gas (+1,1 milioni, a 47,8 milioni).

L’aumento dei ricavi diversi è legato principalmente all’incremento delle attività nel campo dell’efficienza energetica (39,1 milioni), dei ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale e GPL in Sardegna (1,9 milioni) e da plusvalenze per cessione assets (2,7 milioni).

A livello di risultati operativi, l’EBITDA ammonta a 513,3 milioni, in aumento del 4,9% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Dopo ammortamenti e svalutazioni, saliti del 3,6% a 217,3 milioni principalmente per effetto degli investimenti realizzati nell’esercizio precedente, l’EBIT migliora del 5,9% a 296,0 milioni.

L’utile netto cresce del 9,9% a 197,8 milioni. L’utile netto attribuibile al Gruppo si attesta a 188,3 milioni, in progresso del 10,0% su base annua, mentre l’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo si incrementa del 6,9% a 188,3 milioni.

Il semestre in esame non rileva componenti reddituali classificate tra gli special item. Al 30
giugno 2021 tali componenti riguardavano i maggiori costi (6,4 milioni) derivanti
dall’operazione di buyback obbligazionaria perfezionata nel mese di febbraio 2021, al netto
della relativa fiscalità (1,5 milioni). L’effetto sull’utile netto adjusted del primo semestre
2021 è stato pari a 4,9 milioni in termini di minori oneri.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ammonta a 5.094,4 milioni, in aumento di 114,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. Escludendo gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16 (61,0 milioni), l’indebitamento finanziario netto si attesta a 5.033,4 milioni (4.910,0 milioni a fine 2021).

Gli investimenti tecnici ammontano a 374,4 milioni, in calo del 10,9%. Sono dedicati principalmente (331,0 milioni, -4,9% a/a) allo sviluppo, mantenimento, digitalizzazione e repurposing della rete (c.d. investimenti di distribuzione).

In relazione al conflitto Russia-Ucraina, la società conferma di “non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in paesi geo-politicamente allineati con la Russia, né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali Paesi. Italgas continua a non rilevare restrizioni materialmente rilevanti nell’esecuzione di transazioni finanziarie per il tramite del sistema bancario, anche a seguito dell’esclusione della Russia dal sistema internazionale di pagamento swift”.

Tuttavia, aggiunge il management, “in un mercato già caratterizzato da restrizioni e rallentamenti nella catena degli approvvigionamenti soprattutto in relazione alla componentistica, non è escluso che la situazione di tensione politico-economica indotta dal conflitto possa esacerbare tali difficoltà e ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull’efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del Gruppo2.

In particolare, nel corso del mese di marzo Italgas ha concluso (ed aggiornerà periodicamente) una prima survey su una parte rilevante dei propri fornitori. In tale sede è emerso che “nessuno dei fornitori oggetto del sondaggio ha segnalato impatti con il mercato russo, mentre un solo fornitore ha rilevato sub-forniture di origine ucraina per le quali ha posto in atto iniziative volte alla ricerca di alternative”.

Il sondaggio, infine, ha confermato “la crescente criticità sull’approvvigionamento di elettronica e componentistica legata all’acciaio, sia in termini di prezzi sia di tempistiche di consegna e di disponibilità”.