Mercati asiatici – Avvio di settimana debole, giù in particolare Cina, Giappone e Hong Kong

Seduta debole per le principali piazze finanziarie asiatiche in scia al calo in chiusura di ottava di Wall Street, in un contesto dove prevalgono i timori per le prospettive economiche.

L’avvio della settimana borsistica in Asia è stato condizionato in particolare dai ribassi in Giappone e dalle azioni tecnologiche cinesi.

In controtendenza, invece, l’andamento delle azioni immobiliari cinesi, che si sono spinte al rialzo sostenute da un rapporto secondo cui i funzionari starebbero pianificando un fondo per supportare gli sviluppatori in difficoltà.

Attesi per domani i verbali dell’ultima riunione della Bank of Japan, che ha lasciato invariata la sua politica monetaria accomodante e alzato le previsioni sull’inflazione per quest’anno dall’1,9 al 2,3% e per il prossimo dall’1,1 all’1,4%. La stima di crescita del Pil per quest’anno è stata invece ridotta dal 2,9 al 2,4%

Allargando lo sguardo, in settimana focus anche sulla riunione del FOMC della FED e sulle trimestrali dei pezzi grossi del settore tecnologico, con Microsoft, Apple, Amazon, Facebook e Google.

Sul forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,0199 mentre il dollaro/yen sale a 136,30. Tra le materie prime, in flessione le quotazioni del greggio con il Brent a 97,72 dollari (-0,7%) e il Wti a 94 dollari al barile (-0,7%). Oro a 1.723 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8%. Hong Kong in calo dello 0,8%.

Giappone in flessione con Nikkei a -0,8% e Topix a -0,7%.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha ceduto l’1,9%, lo S&P500 lo 0,9% ed il Dow Jones lo 0,4%.