La scorsa settimana Volkswagen ha annunciato che l’attuale Ceo Herbert Diess lascerà il suo incarico a partire dal 1° settembre 2022. Il suo posto verrà assunto da Oliver Blume, attualmente presidente di Porsche, pur rimanendo a capo del marchio di auto sportive.
Una notizia che ha diviso le opinioni degli analisti, mentre il titolo a Francoforte ha aperto in calo di oltre il 3% rispetto al -0,6% del Dax.
Secondo Bernstein, la casa di Wolfsburg sta rendendo una cattiva situazione di governance ancora peggio, sottolineando che “ci vorranno mesi per elaborare un nuovo piano e creare disordini mentre il gruppo si sta dirigendo verso un difficile 2023 è il momento sbagliato”.
L’uscita di scena di Diess non rappresenta invece una sorpresa per gli analisti di Jefferiesm che ritengono comunque le tempistiche quantomeno “sfortunate” e un altro segnale disfunzionale da parte del gruppo, che però non dovrebbe far deragliare l’Ipo di Porsche.
Infine, Bloomberg Intelligence ritiene che il cambiamento è mirato ad accelerare la spinta per spodestare Tesla dalla leadership nei veicoli elettrici. Blume ha l’obiettivo di raggiungere un mix di vendita del 50% sulle BEV entro il 2025 per Porsche e continuerà a lavorare per una potenziale IPO nel quarto trimestre.