Carel ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, l’iniziativa nata da una proposta avanzata dall’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan presso il World Economic Forum di Davos nel 1999 e che ha nel perseguimento di dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione la sua ragione d’essere principale. Ad oggi aderiscono all’iniziativa più di 15.000 aziende localizzate in oltre 160 paesi, dando vita a una realtà collaborativa di livello globale.
L’adesione al Global Compact rappresenta uno dei punti del Piano di Sostenibilità pluriennale pubblicato alla fine del 2022, che definisce un percorso di azioni concrete sintetizzate nel concept Driven by the Future – Sustainability in action, con sei Aree di Impegno (Strategia sostenibile e Governance, Politiche ambientali, Innovazione e tecnologia, People, Comunicazione e Sviluppo sostenibile delle Comunità locali) e 55 obiettivi di sostenibilità (di cui 22 sociali, 22 ambientali e 11 di Governance), a loro volta articolati in 68 target specifici.
Come si legge in una nota, la storia della sostenibilità in Carel è lunga quasi 50 anni e nasce con il Gruppo nel 1973. Nel corso del tempo si sono evolute le tecnologie, le esigenze, le sensibilità e con esse anche gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli, e oggi, ancora più di ieri, la strategia che guida l’innovazione all’interno del Gruppo ha nel “successo sostenibile” la sua chiave di lettura più importante.