Si riporta l’andamento dei principali titoli internazionali del settore Industrial:
Seduta perlopiù in ribasso per i listini: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,8% e il Dax lo 0,9%, mentre il Ftse 100 sale dello 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq perde l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,5%.
3M Co (+4,7%) ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2022 registrando vendite per 8,7 miliardi di dollari, in calo del 3% rispetto al 2Q21, in cui è incluso un impatto negativo dalla conversione in valuta estera a causa della forza del dollaro USA e una crescita organica delle vendite dell’1% su base annua. Il flusso di cassa operativo è stato di 1,1 miliardi di dollari, in calo del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Inoltre, l’azienda ha aggiornato la guidance al ribasso per tutto il 2022 in relazione al contesto macroeconomico incerto. Il management si aspetta un calo delle vendite totali tra lo 0,5% e il 2,5% rispetto al precedente incremento previsto nel range 1-4% e una crescita organica delle vendite tra l’1,5 e il 3,5% rispetto al 2-5% precedente.
Infine, ha annunciato di voler scorporare la propria attività nel settore healthcare, pur mantenendo una partecipazione del 19,9%.
General Electric (+4,6%) ha rivisto le previsioni di free cash flow per l’intero anno 2022 perché si aspetta un lieve sollievo dal problema delle interruzioni della catena di fornitura globale e dalle pressioni inflazionistiche che hanno colpito gli utili del primo semestre. All’inizio dell’anno l’azienda aveva annunciato di aspettarsi un free cash flow compreso tra 5,5 e 6,5 miliardi di dollari.
S&P Global ha migliorato da “BB” a “BB+” il rating assegnato ad Atlantia (+0,6%). In particolare, gli esperti hanno segnalato che la cessione di Autostrade per l’Italia ha risolto il contenzioso nato con il concedente dopo il crollo del ponte di Genova, annullando, allo stesso tempo, il rischio liquidità della società, grazie all’incasso di 8,2 miliardi di euro e la rimozione dei legami con il debito di Aspi.
Unigel installa il primo sito di produzione di idrogeno verde su scala industriale in Brasile utilizzando la tecnologia prodotta da Thyssenkrupp Nucera, azienda controllata da Thyssenkrupp (-3,5%). Nella prima fase verranno installati tre elettrolizzatori standard da 20 MW con una capacità totale di 60 MW, che successivamente verranno ampliati in una seconda fase fino a raggiungere centinaia di MW.