Il primo semestre 2022 del Gruppo Edison si è chiuso con una marcata crescita dei ricavi di vendita in conseguenza della crescita dei prezzi e del ruolo determinante svolto dalla società per garantire la sicurezza di approvvigionamento del Paese massimizzando l’import di gas.
Il semestre si è caratterizzato per il forte rincaro dei prezzi dell’energia aggravato dalla guerra russo-ucraina e per l’incertezza sulla continuità di forniture di gas dalla Russia. In questo contesto, Edison ha reso disponibile all’Italia il 5% di gas in più rispetto al primo semestre 2021, contribuendo alla sicurezza energetica del Paese.
I maggiori volumi di vendita di gas, pari a circa 2 miliardi di metri cubi, unitamente all’incremento dei prezzi – quotazione media di energia elettrica e gas più che quadruplicata nel semestre – hanno spinto i ricavi del Gruppo a 13.222 milioni (4.120 milioni nel 1H 2021).
L’EBITDA migliora a 622 milioni da 472 milioni del 1H 2021, mentre l’utile netto di Gruppo scende a 201 milioni, da 319 milioni del 1H 2021, e registra l’impatto dei decreti “Aiuti”, “Taglia prezzi” e “Sostegni-ter” e l’assenza di effetti non ricorrenti.
L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2022 è pari a 150 milioni da 104 milioni di fine 2021, per effetto degli investimenti per il rafforzamento nei business della transizione energetica.
Alla luce dell’attuale contesto che permane caratterizzato da un’elevata volatilità, e sulla base dell’attuale quadro regolatorio, il management di Edison stima di chiudere il 2022 con un’EBITDA in un intervallo compreso tra 950 e 1.050 milioni (EBITDA 2021 pari a 989 milioni).
(segue approfondimento)