Saipem ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi delle continuing operations in crescita del 37,6% a 4,19 miliardi. Includendo i ricavi delle discontinued operations, la crescita è del 39% a 4,44 miliardi.
Per effetto dell’annunciata cessione del Drilling Onshore, che si perfezionerà nel quarto trimestre 2022, i risultati del settore oggetto di cessione sono stati rilevati come discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5
L’aumento dei ricavi è riconducibile principalmente alla divisione E&C Offshore, che ha registrato un fatturato pari a 2,07 miliardi più che raddoppiato rispetto al corrispondente periodo del 2021 grazie soprattutto ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, America Centro Sud e Africa Sub-Sahariana.
La divisione E&C Onshore ha segnato un -0,9% a 1,83 miliardi, con i minori volumi sviluppati in Africa Sub-Sahariana che sono stati in buona parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Sud America, Medio Oriente e Estremo Oriente.
Infine, il Drilling Offshore ha segnato un +73% a 289 milioni.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 263 milioni (321 milioni includendo le discontinued operations) con una marginalità al 6,3%, rispetto alla perdita di 296 milioni dei primi sei mesi dello scorso anno.
Il risultato netto adjusted continuing operations ha riportato una perdita di 104 milioni, in diminuzione rispetto alla perdita di 619 milioni nel primo semestre del 2021, mentre il risultato netto continuing operations registra una perdita di 123 milioni (perdita di 739 milioni nel 1H21) scontando rispetto al risultato netto adjusted oneri derivanti dall’emergenza sanitaria per circa 14 milioni e oneri da riorganizzazione per 5 milioni.
Il risultato netto, comprensivo del risultato netto da discontinued operations pari a una perdita di 7 milioni, registrato una perdita di 130 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 1.395 milioni, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni, registra un incremento di 630 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni), principalmente per l’assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da clienti che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo.
L’indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS16, pari a 308 milioni, ammonta a 1.703 milioni, in aumento rispetto ai 1.541 milioni al 31 dicembre 2021 dopo investimenti tecnici per 86 milioni (123 milioni nel 1H21) e un free cash flow negativo per 615 milioni.
Nel corso del primo semestre del 2022, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.228 milioni (4.216 milioni nel primo semestre del 2021). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 ammonta a 21.097 milioni (7.727 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 12.485 milioni nell’Engineering & Construction Onshore e 885 milioni nel Drilling Offshore), di cui 4.267 milioni da realizzarsi nel 2022.
L’ammontare totale è comprensivo degli effetti della cancellazione del residuo ordini del contratto Moscow Refinery in Russia per 180 milioni, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre.
Per quanto riguarda l’outlook, la società ha confermato i target del Piano Strategico 2022-2025, tra cui la previsione per quest’anno di superare i 500 milioni di Ebitda adjusted con un indebitamento finanziario netto di circa 800 milioni, esclusi i proventi attesi dalla cessione del Drilling Onshore).