Banca Generali archivia il 2Q 2022 con un utile pari a 63,0 milioni, in crescita del +15,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021; la componente ricorrente del risultato è stata di 54,7 milioni, pari all’86,8% dell’utile del periodo.
Il margine di intermediazione è risultato pari a 153,7 milioni (-20,3% a/a), scontando la forte contrazione delle commissioni variabili a 1,9 milioni (54 milioni nello scorso anno) parzialmente compensata dal rialzo del Margine d’interesse (29,3 milioni, +32,3%) e delle commissioni nette ricorrenti (111,4 milioni, +2,9%).
I costi operativi si sono attestati a 60,0 milioni (+6,5% a/a), includendo 1,0 milioni di poste straordinarie. A livello ‘core’ i costi sono stati pari a 53,9 milioni (+5,9% a/a) includendo 1,3 milioni di costi per lo sviluppo del piano di crescita internazionale al netto dei quali l’incremento rispetto allo scorso anno si sarebbe attestato al 4,9%.
Il risultato operativo ha toccato 93,7 milioni contro i 136,5 milioni del secondo trimestre 2021, un dato che su basi ricorrenti ha evidenziato un netto progresso a 91,8 milioni (+11,2% a/a).
Il risultato pre-tasse si è fissato a 84,1 milioni contro i 45,0 milioni dello scorso anno dopo aver spesato minori poste per accantonamenti ordinari e straordinari.
“Un secondo trimestre ancora una volta caratterizzato da un grande lavoro dei nostri professionisti, con una raccolta complessiva nel primo semestre di 3 miliardi”, afferma l’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa, sottolineando “la componente ricorrente del conto economico mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse ed alla tenuta della redditività della componente gestita”.