I ricavi consolidati dei primi sei mesi del 2022 del Gruppo Iren si attestano a 3.711,6 milioni in aumento del 85,2% rispetto ai 2.003,8 milioni del pari periodo 2021.
Andamento principalmente riferibile ai maggiori ricavi energetici, influenzati per oltre 1.400 milioni dall’incremento dei prezzi delle commodities e per circa 16 milioni da effetto climatico e consumi. Contribuiscono inoltre, per circa 125 milioni, le attività di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici, favorite dalle agevolazioni fiscali (bonus facciate e superbonus 110%).
Le variazioni di perimetro incidono sui ricavi per 27 milioni, in gran parte riferibili al consolidamento di Puglia Holding (ora Iren Green Generation).
L’EBITDA sale del 9,0% a 562,7 milioni. L’incremento è principalmente determinato dal dal
capacity market, dalla crescita organica e dagli investimenti nelle rinnovabili. L’incremento
complessivo è stato parzialmente ridotto dall’impatto della siccità sulla filiera energetica.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è in calo del 31,0% a 133 milioni. Il risultato 2022 include l’intero impatto negativo del Contributo di solidarietà stimato pari a 31 milioni sull’anno e si confronta con il risultato 2021 che era stato influenzato positivamente per 32 milioni da proventi fiscali non ricorrenti e per 12 milioni da altre sopravvenienze attive. Escludendo gli effetti non ricorrenti su entrambi i periodi, l’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti si attesterebbe a 164 milioni, risultando pertanto in crescita del 7,6%.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 3.398 milioni al 30 giugno 2022, in incremento (+16,9%) rispetto al dato del 31 dicembre 2021. Il flusso di cassa generato dall’attività operativa ha contribuito a mitigare l’effetto degli esborsi effettuati a fronte degli investimenti e delle operazioni di M&A del periodo e dei dividendi erogati.
Gli investimenti lordi ammontano a 739 milioni, più che raddoppiati rispetto a 338 milioni del 1H 2021, di cui 338 milioni di investimenti tecnici, 279 milioni di investimenti finanziari (relativi principalmente all’acquisizione dei parchi fotovoltaici di Puglia Holding, l’acquisizione della società di vendita Alegas, l’incremento della partecipazione nella collegata SEI Toscana, l’acquisto di alcuni asset di distribuzione gas e degli impianti di generazione idroelettrica di Valle Dora Energia) e 122 milioni per progetti di efficientamento energetico.