Il Ftse Italia Banche chiude a +1%, rispetto al +0,2% dell’analogo indice europeo e al +2,1% del Ftse Mib.
Borse europee, con focus sulle trimestrali, dopo che la Fed ha alzato i tassi di 75 punti base. In diminuzione dello 0,9% congiunturale il Pil annualizzato americano del secondo trimestre.
Chiusura in ordine sparso per le borse europee, all’indomani del meeting della Fed che ha alzato i tassi di 75 punti base. La banca centrale americana ha aperto ad un ritocco simile per settembre ma ha anticipato che il ritmo delle strette diminuirà in futuro.
Sul Forex, l’euro/dollaro rimane sotto quota 1,02 dopo il rallentamento del Pil Usa (-0,9%) nel 2Q, mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund resta in area 233 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,16%
Intanto gli operatori continuano a monitorare la stagione delle trimestrali, che ha visto la diffusione dei conti da parte di Barclays e Banco Santander. L’utile della banca britannica è sceso più del previsto nel secondo trimestre a causa di addebiti e sanzioni negli Stati Uniti, mentre l’istituto iberico ha registrato un utile sopra le attese ma ha riportato accantonamenti più elevati delle stime degli analisti, soprattutto in Brasile.
Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib scattano i realizzi su Unicredit (-1%) dopo il +8,6% della vigilia, mentre avanzano soprattutto Mediobanca (+1,9%) e Intesa (+1,7%).
L’agenzia di rating Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook del rating di BPER Banca da Stabile a Positivo.