Il gruppo Banco Desio chiude il primo semestre 2022 con ricavi caratteristici in aumento del 7,3% a 239,8 milioni, grazie alla crescita del margine di interesse del 9,4% a 132,5 milioni del risultato netto delle attività e passività finanziarie (+49,4% a 8,6 milioni), delle commissioni nette (+1,7% a circa 97 milioni) e degli altri proventi ed oneri di gestione (+40,4% a 1,2 milioni).
Gli oneri operativi assommano a 131,9 milioni (-0,3% a/a), al cui interno le spese per il personale diminuiscono dell’1,6% a 85,5 milioni.
Il risultato della gestione operativa è pari a 107,9 milioni, segnando un progresso del 18,4% sul periodo di confronto.
Il risultato corrente al netto delle imposte di 46,5 milioni aumenta del 58,9% a 46,5 milioni, principalmente per il calo del costo del credito (-28,3% a 27,7 milioni) e per la riduzione di accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri scesi del 58% a circa 1,1 milioni.
L’utile netto del periodo di pertinenza della Capogruppo aumenta del 46,9% a 54,1 milioni,
dopo il rilascio di 9,3 milioni dello stanziamento rilevato lo scorso esercizio per riflettere la
valutazione sulla mancata possibilità di compensazione della prima quota di alcuni crediti fiscali superbonus acquistati da terzi e oggetto di sequestro e successivamente venuto meno in base al nuovo contesto normativo.
Il totale delle masse amministrate della clientela al 30 giugno 2022 è risultato di circa 28,8 miliardi, in calo di circa 1,6 miliardi (-5,4%) rispetto a fine esercizio 2021, attribuibile all’andamento della raccolta indiretta (- 9,3%) parzialmente compensato da quella diretta (+ 0,3%).
La raccolta diretta alla fine del primo semestre ammonta a circa 12,5 miliardi di euro ed evidenzia un incremento dello 0,3% che riviene dalla crescita dei debiti verso clientela di circa 0,1 miliardi (+1,1%), parzialmente rettificata dalla riduzione dei titoli in circolazione (-5,0%).
La raccolta indiretta ha complessivamente registrato al 30 giugno 2022 un decremento di -9,3% rispetto al saldo di fine esercizio precedente, attestandosi a 16,3 miliardi. In particolare l’andamento è attribuibile sia alla raccolta da clientela istituzionale (-9,3%) che alla raccolta da clientela ordinaria (-9,3%) per effetto dell’andamento del comparto del risparmio gestito (-9,6%) e del risparmio amministrato (-8,4%).
Gli impieghi verso clientela ordinaria al 30 giugno 2022 si attestano a circa 11,5 miliardi, in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente (+3,4%), attribuibile principalmente alla crescita dei mutui e finanziamenti a medio lungo termine per effetto delle iniziative offerte a sostegno al sistema produttivo e alle famiglie.
L’incidenza dei crediti deteriorati risulta in calo: NPL ratio lordo al 3,7% (4,1% al 31 dicembre 2021) e netto al 1,9%. Rigorosa la valutazione dei crediti e solidi livelli di coverage sui crediti deteriorati al 50,2% e sui crediti in bonis allo 0,92%.
Confermata la solidità patrimoniale, con CET1 del gruppo al 15,15% (vs 7,35% indicato Banca d’Italia nello scorso mese di maggio).