Nei primi sei mesi del 2022 il gruppo Sole 24 Ore ha registrato ricavi pari a 104,6 milioni (+8,1% a/a).
I ricavi pubblicitari, pari a 44,2 milioni, sono aumentati del 11,3%, mentre quelli diffusionali (carta+digitale) sono diminuiti del 7,1% a 21,2 milioni. I ricavi di editoria elettronica dell’area Servizi Professionali sono cresciuti del 1,6% a 21,8 milioni, in virtù del rinnovamento prodotti e della rete commerciale. I ricavi dell’area Cultura, pari a 6 milioni, sono in aumento di 4,9 milioni rispetto al primo semestre 2021.
L’Ebitda si è attestato a 10,4 milioni (+42,5% a/a); al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’Ebitda è pari a 10 milioni (6,6 milioni nel primo semestre 2021).
L’Ebit è diventato positivo per 2,3 milioni (-1,1 milioni nel periodo di confronto), dopo avere contabilizzato ammortamenti in aumento a 8,2 milioni (7,7 milioni nei primi sei mesi del 2021). Le concessioni e frequenze radiofoniche sono state riqualificate quali attività a “vita utile definita” con l’introduzione del meccanismo dell’ammortamento su un arco temporale di 15 anni. L’ammortamento delle concessioni e frequenze radiofoniche nel 1H 2022 è stato pari a 0,7 milioni (il primo semestre 2021 includeva svalutazioni di attività immateriali per 0,7 milioni riconducibili a sviluppi software non più utilizzati).
Al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’Ebit è positivo per 1,8 milioni, in miglioramento di 2,9 milioni rispetto al valore negativo per 1,1 milioni del 2021.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di competenza dei soci di 0,4 milioni (perdita netta di 3,3 milioni nei primi sei mesi del 2021); al netto di proventi non ricorrenti il risultato è negativo per 0,8 milioni (-3,4 milioni nel periodo di confronto).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 49,5 milioni (63,8 milioni a fine 2021), in calo per l’andamento del capitale circolante netto incluso nei flussi di cassa dell’attività operativa.
Il gruppo continua a monitorare costantemente sia l’andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano e alle prospettive di ripresa post-pandemica nonché alle eventuali ripercussioni che dovessero derivare dal conflitto in Ucraina, sia l’implementazione delle azioni previste nel Piano stesso, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.