Nel primo semestre del 2022 il gruppo RCS ha consuntivato ricavi pari a 445,7 milioni, aumentati del 5,7% rispetto al pari periodo del 2021 grazie alla crescita dei ricavi pubblicitari e dei ricavi diversi.
I ricavi digitali sono ammontati a 95,7 milioni (circa il 21,5% dei ricavi complessivi), mentre quelli pubblicitari sono stati pari a 175,1 milioni, aumentati del 6,7% a/a. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si è attestata a 67,4 milioni (circa il 39% dei ricavi totali pubblicitari).
I ricavi editoriali e diffusionali sono diminuiti dello 0,9% a 178,5 milioni dai 180,2 milioni dei primi sei mesi 2021. I quotidiani italiani (Corriere della Sera e Gazzetta) confermano a maggio 2022 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato. A fine giugno la customer base totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è pari a 436 mila abbonamenti, mentre quella di Gazzetta a 89 mila abbonamenti.
L’Ebitda è positivo per 60,6 milioni, in calo dai 67,9 milioni del primo semestre 2021. Gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono negativi per 11,3 milioni (negativi per 0,6 milioni al 30 giugno 2021).
L’Ebit è positivo per 35,8 milioni e si confronta con i 43,9 milioni del primo semestre 2021.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto del gruppo pari a 24,2 milioni, in calo del 37,5% rispetto all’anno precedente che aveva beneficiato per 9,5 milioni della plusvalenza realizzata nella cessione della Unidad Editorial Juegos.
Al 30 giugno 2022, la posizione finanziaria netta riporta cassa per 15,5 milioni, sostanzialmente in linea al valore del 31 dicembre 2021. Il contributo positivo, pari a 42,4 milioni, apportato dalla gestione tipica è stato assorbito dalla distribuzione dei dividendi per 31 milioni, dagli esborsi per gli investimenti tecnici, nonché dalle uscite per Oneri non ricorrenti.
L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per
leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili), è pari a 140,7 milioni (144,9 milioni al 31 dicembre 2021). Le passività finanziarie per i contratti di leasing ammontano a 156,2 milioni al 30 giugno 2022.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il Gruppo ritiene di confermare nel 2022 margini (Ebitda) ante oneri non ricorrenti sostanzialmente in linea con quelli realizzati nel 2021 e di proseguire anche nel secondo semestre con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione tipica. Tuttavia, nel comunicato si legge che l’evoluzione dell’emergenza sanitaria, del conflitto in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbero condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.