Nel primo semestre 2022 i ricavi di Vivendi sono aumentati dell’10,9% a 4,9 miliardi, grazie soprattutto all’ottimo slancio di Havas Group (+209 milioni), alla crescita del Canal+ Group (+91 milioni) e alla ripresa di Vivendi Village (+53 milioni). L’aumento del fatturato comprende anche il contributo di Prisma Media (+135 milioni), consolidata per l’intero semestre del 2022, rispetto a un solo mese nel 1H 2021.
L’Ebitda è salito del 31,5% a 412 milioni (vs consensus di 424 milioni), grazie in particolare al contributo del Gruppo Canal+, alla crescita del Gruppo Havas e all’integrazione di Prisma Media. L’Ebit è salito del 29% a 372 milioni mentre l’utile netto adjusted è diminuito dell’80,3% a 54 milioni (vs 271 milioni del pari periodo del 2021 e stima degli analisti a 79,7 milioni).
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 776 milioni (cassa netta di 348 milioni al 31 dicembre 2021), principalmente a causa degli investimenti effettuati nel primo semestre del 2022 ed in particolare l’offerta pubblica di acquisto su Lagardère.
Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi, ha dichiarato: “Come si evince dall’aumento del 31,5% dell’Ebitda, le nostre attività hanno continuato a mostrare una resilienza molto forte nella prima metà dell’anno. Il nostro modello di business e marchi di alto profilo forniscono solidità e coerenza ai nostri ricavi e prestazioni operative, come dimostrano i nostri dati finanziari”.
Per evitare potenziali problemi antitrust dovuti alla combinazione con il Gruppo Lagardere, Vivendi ha intenzione di cedere il 100% della controllata Editis, acquisita nel 2019, attraverso la distribuzione di azioni Editis agli azionisti della società e contemporaneamente di quotare l’unità alla Borsa di Parigi.