Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1%, rispetto -0,5% dell’analogo indice europeo e al +0,1% del Ftse Mib.
Gli utili societari, l’agenda macroeconomica e le decisioni delle banche centrali restano al centro dell’attenzione. Le tensioni geopolitiche pesano intanto sul sentiment con la Cina che ha minacciato che le sue forze armate non staranno “a guardare” nel caso di una visita a Taiwan della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi.
Riguardo Fineco (0,0%) l’agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine ‘BBB’ e rivisto l’outlook da positivo a neutrale, mantenendo il rating a breve termine ‘A-2’. La decisione sull’outlook della banca rispecchia quella sull’Italia.
Exor (-3,7%) lascia la Borsa di Milano (market cap 16,5 miliardi) e trasferisce la quotazione delle azioni all’Euronext Amsterdam, trasferimento previsto verso la metà di agosto. Il Cda ha anche confermato la seconda tranche del buy back da 250 milioni da eseguire su Euronext Amsterdam e Euronext Milano.
Exor, inoltre, ha chiuso l’accordo per l’acquisizione di una quota del 10% dell’Institut Mérieux, holding sanitaria della famiglia Mérieux. Il corrispettivo di 278 milioni, pari a un terzo dell’investimento totale di 833 milioni, è stato versato attraverso un aumento di capitale riservato, mentre il restante importo dovrebbe essere corrisposto entro i prossimi 12 mesi
Tra le mid, doValue Greece, controllata di doValue (-0,8%), ha firmato un accordo con la National Bank of Greece (“NBG”) in relazione alla gestione di un portafoglio greco costituito principalmente da mutui ipotecari deteriorati (NPL) per un Gross Book Value di circa 1 miliardo (“Progetto Frontier II”). Con il Progetto Frontier II, e considerato il Progetto Neptune (500 milioni), il Progetto Frontier I (5,7 miliardi), e il Progetto Mexico (3,2 miliardi), doValue ha accumulato più di 10 miliardi di mandati negli ultimi 12 mesi in Grecia.
Svetta sul settore Net Insurance (+8,1%) da ieri trattato sull’Euronext STAR Milan.