Mercati asiatici – In lieve rialzo nonostante l’arrivo della Pelosi a Taiwan

Seduta lievemente in rialzo per i principali listini finanziari asiatici nonostante l’arrivo di Nancy Pelosi a Taiwan. I timori per un’escalation delle tensioni tra Usa e Cina sembrerebbero in parte raffreddati anche se Pechino ha già ordinato test missilistici ed esercitazioni militari intorno all’isola.

La visita di Pelosi a Taiwan è stata fortemente sconsigliata nelle ultime ore dalla Cina che considera l’isola parte del suo territorio e ha minacciato una risposta decisa e forte. Per ora, le prime conseguenze sono di natura economica con Pechino che ha interrotto le esportazioni di sabbia naturale verso Taiwan e le importazioni di pesce e frutta.

Resta viva tuttavia la possibilità che il viaggio della Speaker Usa vada a deteriorare ulteriormente nel lungo termine i rapporti tra le due potenze mondiali, con tutti i potenziali impatti che ne potrebbero derivare.

Per quanto riguarda l’agenda macro, il PMI servizi di luglio cinese ha superato le attese a 55,5 punti (consensus 53,9 punti) dopo i 54,5 punti di giugno. In calo tuttavia il PMI Composito a 54 punti (55,3 punti giugno). In Giappone, il PMI servizi e composito finali di luglio si sono attestati rispettivamente a 50,3 punti (51,2 punti preliminare luglio) e 50,2 punti (50,6 punti preliminare luglio).

Sul forex, il cambio euro/dollaro sale in area 1,0175 e il dollaro/yen a 133,22. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent a 100,50 dollari (+0,0%) e il Wti a 94,37 dollari al barile (+0,0%). Oro a 1.784 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzen segnano un rialzo dello 0,6% e dello 0,7%. Hong Kong a +0,8%.

In lieve progresso anche il Giappone con il Nikkei a +0,5% e il Topix a +0,3%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street lo S&P500 ha chiuso a -0,7%, il Nasdaq a -0,2% e il Dow Jones a -1,2%.