Carel Industries ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi in crescita del 29% a 261,3 milioni (+26% a cambi costanti). Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento di CFM, Engina (ed in minima parte di Arion) pari a 15,8 milioni, e dell’effetto positivo dei cambi pari a circa 6,1 milioni, l’incremento sarebbe stato pari al 18,2%.
A livello geografico, l’area EMEA, da cui deriva il 72% dei ricavi, ha segnato un +27,3% a cambi costanti a 187,1 milioni, l’area APAC, che rappresenta circa il 14% dei ricavi del Gruppo, ha segnato un +13,4% a cambi costanti a 36,3 milioni, mentre i ricavi derivanti dal Nord America, che rappresentano circa il 12% del totale, hanno segnato un +34,7% a cambi costanti a 31,8 milioni e quelli derivanti dal Sud America, che rappresentano circa il 2% del totale, hanno segnato un +24,3% a cambi costanti a 6,1 milioni.
Per quanto riguarda le singole aree di business, il segmento dell’HVAC ha segnato un +28,9% a 171,4 milioni (+32,1% a cambi correnti), quello del Ref segna un 21,3% a 87,5 milioni (+23,9% a cambi correnti).
L’Ebitda è aumentato del 27,2% a 56,1 milioni dai 44,1 milioni del pari periodo del 2021.
Il semestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 29,7% a 34,8 milioni, grazie agli eccellenti risultati operativi.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (incluso l’effetto IFRS16) è aumentato a 74,8 milioni, dai circa 57,8 milioni al 31 dicembre 2021. L’incremento è principalmente ascrivibile, oltre al pagamento dei dividendi relativi all’esercizio 2021 e ad investimenti per 8,9 milioni, alle dinamiche del capitale circolante netto. La crescita di quest’ultimo, pari a circa 37,4 milioni è dovuta all’aumento dei crediti per maggiori ricavi e all’incremento strategico del magazzino (circa 19 milioni).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, in assenza di eventuali ulteriori peggioramenti dello scenario di shortage di materiali, il Gruppo ritiene di poter garantire anche per il secondo semestre del 2022 un trend di crescita dei ricavi a doppia cifra nella parte inferiore/media del secondo decile (a parità di perimetro di consolidamento e a cambi correnti).