Fila ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi pari a 390,6 milioni, in aumento del 20,3% rispetto al pari periodo del 2021. Al netto dell’effetto positivo sui cambi pari a 20,6 milioni, la crescita organica risulta pari a 45,2 milioni (+13,9%).
A livello di aree geografiche, tale crescita organica è stata guidata dall’Asia e, in particolare dall’India, per 26,8 milioni (+103,9%), dal Centro Sud America per 13,1 milioni (+59,7%), nel Nord America per 3,4 milioni (+2,2%), ed in Europa per 2,1 milioni (+1,7%), mentre nel resto del mondo si è riscontrato un decremento di 0,2 milioni (-9%).
L’Ebitda ammonta a 64,8 milioni, in aumento del 10,7% rispetto al 1H 2021. A cambi costanti la crescita organica si attesta a +6,5% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.
L’Ebit è pari a 48,7 milioni, in aumento del 10,2% rispetto ai 44,2 milioni del primo semestre 2021, e include ammortamenti e svalutazioni per 16,1 milioni.
L’utile netto del Gruppo nel primo semestre 2022, al netto del risultato di competenza degli azionisti terzi, è pari a 26,2 milioni, in leggero calo dell’1,5% rispetto ai 26,6 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
L’indebitamento finanziario netto è pari a 524,7 milioni (incluso l’effetto IFRS 16 pari a 8,5 milioni e l’effetto positivo del Mark to Market Hedging pari a 9,1 milioni), in peggioramento rispetto ai 437,3 milioni di fine 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, nel comunicato si legge che l’intero esercizio 2022 sarà influenzato da forti tensioni inflazionistiche sui costi delle materie prime e dei trasporti, ereditate dagli ultimi due anni di diffusione del Coronavirus ed ora amplificate notevolmente dal conflitto tra la Russia e l’Ucraina.
Di conseguenza, il Gruppo ha già adottato per l’anno 2022 una politica globale di aumento dei prezzi dei prodotti, dimostrando la propria capacità di gestire bene i fenomeni inflazionistici. La crescita economica è prevista in particolare nei prodotti School, grazie anche alla ripresa delle vendite post-pandemia in India e Messico e al buon andamento dei consumi scolastici nel Nord America ed Europa, anche se in quest’ultima area in maniera più moderata.
A supporto di ciò Fila sottolinea il ritorno degli investimenti produttivi a livelli standard pre-pandemia e si attende anche per il 2022 un soddisfacente livello di generazione di cassa ed una conseguente riduzione del debito, nonostante la necessità di mantenere un livello di scorte adeguato per superare le difficoltà causate dal Covid-19 e del recente conflitto russo-ucraino nella filiera mondiale.