Fineco ha reso note le previsioni future.
Il Margine finanziario atteso (Margine d’interesse e profitti dalla gestione della Tesoreria, assunzioni basate sulla curva forward al 1 agosto 2022) è previsto pari a circa 330 milioni nel FY22, mentre per il FY23 è attesa un’ulteriore crescita in un range del 30/35% rispetto al FY22 (considerando prudenzialmente il rimborso del TLTRO a fine 2022).
Per gli anni successivi il margine finanziario è atteso continuare a beneficiare del nuovo
scenario dei tassi di interesse grazie alla sensitivity e all’incremento dei volumi.
Le commissioni banking nel FY22 dovrebbero superare i 50 milioni e nel FY23 sono attese in ulteriore crescita grazie all’incremento della base clienti e all’introduzione dell’ultimo repricing.
Per quanto riguarda i ricavi Investing, nel FY22 sono attesi un incremento dei ricavi intorno al 10% a/a, includendo l’effetto mercato negativo fino al mese di giugno; Margini sulle commissioni di gestione più elevati a/a; una Raccolta netta gestita a circa 4 miliardi (raccolta gestita retail di FAM (Fineco Asset Management) in un range tra 3/3,5 miliardi, con un aumento della componente di raccolta dei sottostanti dei wrapper); Consulenti finanziari in incremento netto in un range di 110-130 unità.
Per gli anni successivi è attesa forte accelerazione per ricavi e margini grazie a un’ulteriore incremento della produttività della Rete e conseguenti maggiori volumi (raccolta netta gestita in area 6 miliardi per anno); allo sviluppo della discontinuità strategica in FAM, che le permetterà di aumentare la penetrazione all’interno delle masse gestite di Fineco, con una raccolta netta retail intorno a 5 miliardi ogni anno e con un aumento della componente di raccolta dei sottostanti dei wrapper.
Questo genererà un progressivo aumento dei margini after tax nelle commissioni di
gestione di Fineco fino a circa 55 pb nel 2024 (margini pre-tasse a circa 75 pb), livello che Fineco si attende di raggiungere prima del 2024.
Per quanto attiene i ricavi Brokerage, area di business anticiclica, sono attesi risultati solidi con un base di ricavi – in termini relativi rispetto alla volatilità – decisamente più elevata rispetto al periodo pre-Covid.
Nell’ambito dei costi operativi, nel FY22 dovrebbero aumentare di circa il 5% a/a, esclusi circa 7 milioni di costi addizionali legati alla discontinuità strategica di FAM per migliorare l’efficienza della catena del valore dell’Investing. Nei prossimi mesi, la Banca considererà la possibilità di aumentare ulteriormente le spese di marketing per beneficiare dell’accelerazione dei trend strutturali.
Negli anni successivi è attesa una stabilizzazione dei costi di FAM.
Il cost/income è previsto in costante riduzione nel lungo periodo, grazie alla scalabilità della piattaforma e alla forte efficienza operativa (escludendo potenziali aumenti delle spese di marketing).
I contributi sistemici sono attesi in un range compreso tra circa 45 e 47 milioni per il contributo annuo ai Sistemi di Garanzia dei Depositi (DGS) e al Single Resolution Fund, all’interno degli accantonamenti per rischi e oneri, per l’aumento dei depositi vincolati all’interno del sistema bancario.
Nel 2022 il tax rate è atteso in calo di circa 0,5 punti percentuali in considerazione del più
recente scenario dei tassi.
Per quanto attiene i coefficienti patrimoniali, il livello minimo del CET1 è previsto al 17% e il leverage ratio ampiamente sotto controllo e atteso in un range compreso tra 3,5% e 4,0%.
Atteso anche un aumento costante dei dividendi per azione.
Il cost of risk è previsto sotto 10 pb nel 2022 grazie alla qualità del portafoglio investimenti.
La raccolta netta è attesa robusta, di alta qualità e con un focus sul mantenimento del mix
prevalentemente orientato verso il gestito, grazie alle nuove iniziative intraprese.