Gefran – Ricavi preliminari in crescita del 17,2% a 69 mln nel 1H22

Il Consiglio di amministrazione di Gefran ha esaminato i risultati preliminari al 30 giugno 2022. I ricavi sono cresciuti del 17,2% a 69,3 milioni, grazie soprattutto all’incremento dei volumi di vendita

Per quanto riguarda i settori di business, i sensori hanno segnato un +16,5% e i componenti per l’automazione un +17,6%, mentre a livello geografico l’Italia ha registrato un +22%, l’Europa un +24,1% e l’America un +37,2%. Unica fra le principali aree servite in controtendenza è l’Asia, che ha segnato un -5,3% imputabile, tra l’altro, alle restrizioni legate alla politica “Zero Covid” in Cina.

L’Ebitda è aumentato del 23,8% a 15,4 milioni con una marginalità salita al 22,2% (21% nel 1H21), grazie all’incremento dei ricavi solo in parte eroso dai maggiori costi della gestione ordinaria.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 2,5 milioni, in diminuzione rispetto ai 3,4 milioni al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda il business oggetto di riclassifica quale attività disponibile per la vendita (in data 1 agosto 2022 è stato sottoscritto un accordo quadro per la vendita della divisone business azionamenti), i ricavi sono aumentati del 5,6% a 23,3 milioni e l’Ebitda è diminuito del 52,1% a 0,9 milioni.

La stima prevista per il risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 30 giugno 2022, che incorpora il risultato atteso dalla dismissione del business, è negativa per 4,4 milion.

L’impatto economico finale sul risultato netto verrà determinato alla data del closing che, in base agli accordi contrattuali è previsto per una prima fase entro la fine del 2022 con il termine ultimo al 30 giugno 2023, eventualmente prorogabile sino al 31 dicembre 2023.

L’indebitamento finanziario netto è pari a 2,6 milioni.