Sabaf – Aumento costi indebolisce i margini nel 1H22, guidance confermata ma clima di incertezza riduce visibilità

Sabaf ha chiuso il secondo trimestre 2022 con ricavi in aumento del 2,7% a 74,8 milioni, mentre l’Ebitda è diminuito del 18,8% a 13,9 milioni con una redditività al 18,5% (23,4% nel 2Q21). L’utile netto è stato pari a 5,6 milioni, rispetto agli 8,3 milioni del secondo trimestre 2021.

Nel complesso, nei primi sei mesi dell’esercizio i ricavi sono cresciuti del 5,8% a 145,7 milioni. I risultati migliori sono stati conseguiti nel Nord America, in crescita del 53% a 23,9 milioni grazie all’avvio di nuove forniture di cerniere e all’ incremento della quota di mercato nei componenti gas.

Per contro, si è registrato un decremento delle vendite in Sud America (-15,7% a 18,1 milioni) e in Asia ( -15,8% a6,1 milioni), legato alla congiuntura negativa nei principali Paesi (Brasile e Cina). Il mercato europeo (+3,9% a 50,8 milioni) e quello turco (+9,2% a 36,7 milioni) hanno confermato un andamento positivo.

In termini di prodotti, Cerniere (+39,8% a 40,7 milioni) ed Elettronica (+18,4% a 13,6 milioni) hanno evidenziato importanti tassi di crescita, mentre i Componenti Gas hanno registrato una flessione (-5,9% a 91,4 milioni).

Gli aumenti dei prezzi di vendita (+9,3%) hanno consentito di compensare in larga misura l’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, mentre i volumi di produzione si sono normalizzati rispetto ai picchi eccezionali del primo semestre 2021.

L’Ebitda è diminuito del 18,8% a 26,9 milioni, con una redditività scesa al 18,5% (23,4% nel 1H21), mentre l’Ebit è calato a 18 milioni dai 24 milioni del pari periodo 2021. L’utile netto si è attestato a 13 milioni, rispetto ai 16,7 milioni al 30 giugno 2021.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 94,8 milioni rispetto ai 67,6 milioni al 31 dicembre 2021, dopo il pagamento di 6,7 milioni di dividendi, l’acquisto di azioni proprie per 1,2 milioni, investimenti per 12 milioni (16,2 milioni nel 1H21) e l’incremento del capitale circolante a 102,6 milioni (68,6 milioni a fine 2021).

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Sabaf sottolinea che gli accordi per forniture su scala globale conclusi recentemente con alcuni tra i principali player del settore continueranno anche nei prossimi mesi a sostenere il trend di crescita delle vendite e inducono a confermare le previsioni per l’intero 2022 precedentemente formulate.

Tuttavia, il clima di incertezza alimentato dalle spinte inflazionistiche, da politiche monetarie meno accomodanti e dal protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina sta indebolendo il mercato di riferimento e limita la visibilità sulla seconda parte dell’anno.