Il Cda di Atlantia ha preso atto della volontà di Carlo Bertazzo, CEO e DG di Atlantia, espressa nel quadro di un accordo consensuale, di non guidare più la Società dopo il previsto delisting del titolo dalla Borsa Italiana.
Al termine dell’OPA totalitaria sulle azioni Atlantia promossa lo scorso aprile da Edizione e dal Fondo Blackstone, una volta consolidato l’eventuale delisting e il relativo assetto azionario, si aprirà una fase nuova di crescita e di sviluppo aziendale.
La Società ha colto con favore la disponibilità di Carlo Bertazzo a rimanere in carica fino al 31 dicembre 2022, così da garantire la piena operatività aziendale, ferma la facoltà della Società di anticipare la data di cessazione.
L’accordo di risoluzione consensuale, approvato dal Consiglio, prevede, a fronte della cessazione del rapporto di lavoro e di quello di amministrazione, la corresponsione di un incentivo all’esodo (soggetto alla possibile applicazione di clausole di malus e clawback) di 3.015.386 euro, in 2 tranche di pari importo, rispettivamente entro 30 giorni ed entro 6 mesi dalla data di cessazione dei rapporti.
Bertazzo sarà vincolato da un patto di non concorrenza e di non solicitation nei confronti della Società e delle altre società del Gruppo per un periodo di 18 mesi dalla data di cessazione a fronte di un corrispettivo lordo pari a 1.500.000 euro, che verrà erogato in 18 rate di pari importo successivamente alla data di cessazione con cadenza mensile posticipata e soggetto ad adeguate penali in caso di inadempimento al medesimo.