Nel 1H 2022 il gruppo Banca Profilo registra ricavi netti pari a 35,1 milioni (+7,4% a/a).
Il margine di interesse è aumentato del 130,5% a 18,0 milioni, beneficiando del maggior contributo derivante dai banking e trading book, in particolare sui titoli governativi italiani legati all’inflazione e ai nuovi impieghi garantiti dallo Stato.
Le commissioni nette si riducono del 2,9% a/a a 11,9 milioni, principalmente per le minori commissioni legate ai collocamenti e per la riduzione delle masse in gestione e consulenza nel Private Banking, nonché ai minori volumi nell’Investment Banking.
Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 4,7 milioni diminuisce di 7,3 milioni, un calo solo in parte compensato dall’incremento del margine di interesse (per circa 3,6 milioni prevalentemente sui titoli obbligazionari legati all’inflazione) ed è attribuibile a minori ricavi derivanti dall’andamento sfavorevole dei mercati finanziari rispetto ai primi sei mesi del 2021, su entrambi i portafogli di trading azionario e obbligazionario.
I costi operativi aumentano del 5,6% a 23,9 milioni, soprattutto in relazione alle spese del personale e amministrative, in coerenza con gli investimenti previsti nel Piano Industriale.
Il risultato della gestione operativa aumenta dell’11,5% a 11,2 milioni, equivalente ad un cost income del 68,2%, che si raffronta con il 69,3% del primo semestre 2021.
Il risultato della gestione operativa aumenta dell’11,5% a 11,2 milioni, equivalente ad un cost income del 68,2%, che si raffronta con il 69,3% del primo semestre 2021.
L’utile netto consolidato si fissa a 6,8 milioni (–8,8% a/a); al netto della plusvalenza realizzata nel 1H semestre 2021 dalla vendita della controllata svizzera per 2,3 milioni, la crescita dell’utile netto risulta pari al 31,8%.
La raccolta totale clientela, inclusa la Raccolta Fiduciaria netta, a fine giugno 2022 si attesta a 5,5 miliardi, in calo rispetto ai 5,9 miliardi a fine anno 2021.
La raccolta diretta è pari a 1.107 milioni del 30 giugno 2022, mentre la raccolta indiretta, esclusa la Raccolta Fiduciaria netta, è pari 3,7 miliardi. Al suo interno, il risparmio amministrato si attesta a 3 miliardi e le gestioni patrimoniali ammontano a 750 milioni.
I Fondi Propri consolidati al 30 giugno 2022 sono pari a 135,7 milioni, con un CET 1 Ratio consolidato del 20,61%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 20,55%, largamente superiore ai requisiti normativi.
La riduzione rilevata sul CET1 ratio di circa 500 bps, rispetto al 25,64% di fine dicembre 2021, è imputabile in parte all’incremento delle attività di rischio ponderate, in particolare sui crediti, in linea con le previsioni del Piano Industriale e per la restante parte alla riduzione dei Fondi Propri a seguito della distribuzione di riserve (per
circa 5,9 milioni) e dalla variazione negativa della Riserva di valutazione HTCS (per circa 6 milioni) registrate nel primo semestre. Tali indicatori non tengono conto del risultato in formazione dei primi sei mesi del 2022.
circa 5,9 milioni) e dalla variazione negativa della Riserva di valutazione HTCS (per circa 6 milioni) registrate nel primo semestre. Tali indicatori non tengono conto del risultato in formazione dei primi sei mesi del 2022.
L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta pari al 194,9%.