Nel 1H 2021 il gruppo registrato un utile netto pari a 1.384,8 milioni (316,6 milioni escludendo le poste straordinarie).
I risultati del periodo incorporano gli effetti dell’acquisizione del controllo di Banca Carige, perfezionata lo scorso mese di giugno, con benefici già visibili sui volumi e sulla qualità del credito.
La redditività ordinaria è in aumento anche nel 2Q 2022, nonostante il difficile contesto esterno, con un utile netto che si fissa a 203,9 milioni (+81,0% t/t), proventi operativi netti pari a 916,1 milioni (+3,7% t/t), un margine di interesse pari a 409,0 milioni (+8,7% t/t) e commissioni nette pari a 463,4 milioni (+2,9% t/t).
Prosegue il miglioramento della qualità del credito anche grazie all’ingresso di Carige.
L’NPE Ratio lordo è pari al 4,3% (4,9% nel 1Q 2022; 5,7% a fine giugno 2021) ed è atteso in ulteriore calo grazie alla cessione di 2,5 miliardi di NPE.
L’ NPE ratio netto è pari al 1,8% vs. 2,0% del trimestre precedente. La copertura NPE è al 60,3%; sofferenze al 75,6%; UTP al 46,6% e crediti performing in stage 2 al 4,2%.
Il Costo del credito annualizzato a 47 p.b. in calo rispetto al 1° trimestre 2022 (57 p.b.)
Il Costo del credito annualizzato a 47 p.b. in calo rispetto al 1° trimestre 2022 (57 p.b.)
Il CET 1 Ratio Fully Phased proforma è pari a circa il 13,4%.
I volumi sono in forte aumento, sia per l’integrazione di banca carige sia per lo sviluppo positivo dell’attività commerciale.
Gli impieghi netti performing si attestano a 89,5 miliardi (+15,4% vs fine anno 2021).
I finanziamenti erogati nel 2Q 2022 sono pari a 4,3 miliardi (+34% t/t).
La raccolta diretta da fine anno 2021 sale del 12,9% a 114,5 miliardi.
(segue approfondimento)