Emak ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi in aumento del 10,6% a 368,2 milioni. L’incremento deriva dalla crescita organica per il 7,7%, dall’effetto dei cambi di traduzione per il 2,2% e dalla variazione dell’area di consolidamento per lo 0,7%.
L’Ebitda adjusted è rimasto sostanzialmente stabile a 54 milioni, con una marginalità in discesa al 14,7% (16,1% nel 1H21), risentendo dell’incremento dei costi delle materie prime e dell’aumento dei costi per servizi, in particolare energia e trasporti.
Il semestre si è chiuso con un utile netto pari a 31,7 milioni, rispetto ai 31,6 milioni dei primi sei mesi del 2021.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 193 milioni dai 144 milioni al 31 dicembre, includendo 38,4 milioni derivante dall’applicazione dell’IFRS 16 (38,9 milioni al 31 dicembre 2021) e 11 milioni di debiti finanziari per l’acquisto delle residue quote di partecipazione di minoranza e per la regolazione di operazioni di acquisizione con prezzo differito.
L’incremento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2021 risente inoltre dell’aumento del capitale circolante netto, principalmente correlato alla decisione adottata dal Gruppo di incrementare le scorte a partire dalla seconda metà del 2021, per supportare la crescita della domanda con un adeguato livello di servizio alla rete distributiva.