Mercati – Dati Usa alimentano ipotesi Fed restrittiva, Milano chiude a -0,3%

Giornata debole per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street prosegue in calo dopo i dati solidi sul mercato del lavoro che rafforzano la prospettiva di una stretta monetaria più decisa.

A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dello 0,3% a 22.586 punti, sottotono come il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%). Poco mossi il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat). Oltreoceano arretrano Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,4%).

Il job report di luglio ha evidenziato la creazione di 528 mila nuovi posti di lavori nel settore non agricolo, più del doppio rispetto ai 250 mila attesi dal consensus e ben oltre i 398 mila di giugno (rivisti da 372 mila). Il tasso di disoccupazione è diminuito dal 3,6% al 3,5%, mentre i salari medi sono aumentati dello 0,5% su base mensile rispetto al +0,3% stimato dagli analisti e al +0,4% del mese precedente.

Numeri che rafforzano la tesi della Fed secondo cui l’economia a stelle e strisce può sopportare nuovi rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione. L’ipotesi più probabile al momento sembra quindi una nuova stretta da 75 punti base a settembre, dopo quelle di pari entità di giugno e luglio.

Sullo sfondo restano le tensioni internazionali scaturite dalla visita di Nancy Pelosi a Taiwan. La Cina ha annunciato che interromperà la cooperazione con gli Stati Uniti in diverse di aree, tra cui il clima e la difesa, e ha inviato navi da guerra attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan, all’indomani di un probabile lancio di missili sull’isola.

Sul Forex si rafforza ulteriormente il dollaro, riportando l’EUR/USD in calo a 1,016 mentre il cambio tra biglietto verde e yen balza a 135,3. Fra le materie prime, accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 95,7 dollari e il Wti (+1,7%) a 90,0 dollari.

Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario, mentre lo spread Btp-Bund si riduce a 205 punti base, con il decennale italiano al 3,01%. Il rendimento del Treasury a due anni è balzato verso il 3,2% mentre il tasso a 10 anni sale al 2,86% in scia al job report.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svettano Bper (+9,7%), Pirelli (+4,3%) e Unipol (+2,1%) in scia alle rispettive trimestrali. In ribasso invece Campari (-3,7%), Diasorin (-3,8%) e Amplifon (-5,4%).