Mercati Usa – Prevista apertura in rialzo

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,5-0,8%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street con gli investitori che valutano la prospettiva di un’accelerazione nella stretta monetaria della Fed contro le indicazioni rassicuranti provenienti dai risultati societari.

Chiusura debole venerdì per i principali indici americani, dopo i dati superiori alle attese sui non farm payroll di luglio. Il Nasdaq ha perso lo 0,5% e lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,2%.

La stagione dei risultati del secondo trimestre ha fornito indicazioni migliori delle attese, evidenziando una buona tenuta dei margini contro le pressioni inflazionistiche e contribuendo a sostenere il recupero dell’azionario visto lo scorso mese.

L’attenzione degli operatori questa settimana sarà concentrata soprattutto sul report di luglio sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che potrebbe fornire maggiori indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve alimentando la volatilità sui mercati.

Il solido Job Report diffuso venerdì, che ha evidenziato la creazione di oltre il doppio di nuovi impieghi rispetto alle previsioni lo scorso mese, ha rafforzato l’ipotesi di un altro rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base nella riunione di settembre.

Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato che la banca centrale Usa è ancora lontana dall’aver portato a termine la propria campagna per raffreddare le pressioni sui prezzi, mentre il governatore Michelle Bowman ha ribadito che la Fed dovrebbe continuare a considerare delle maxi strette come quella approvata lo scorso mese fino a che l’inflazione non scenderà significativamente.

Intanto, parte della curva dei rendimenti dei Treasury rimane invertita in prossimità dei livelli più ripidi dal 2000, suggerendo le preoccupazioni degli investitori per il rischio di recessione con l’aumento del costo del denaro.

Sul fronte interno, il Senato Usa ha approvato il piano Biden da 740 miliardi di dollari su clima, tasse e sanità, che ora dovrà passare alla Camera. È molto meno dei 3.500 miliardi inizialmente proposti, ma comunque un successo a tre mesi dalle elezioni di mid term.

Sullo sfondo restano alte le tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo la visita a Taiwan della speaker alla Camera Usa Nancy Pelosi, con Pechino che prosegue le esercitazioni militari marittime e aree.