Global Markets Energy – Greggio in rialzo dopo stop forniture russe attraverso l’Ucraina

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,9% e il Dax l’1,1%, mentre il Ftse 100 avanza dello 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq perde l’1,3%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,1%.

In rialzo le quotazioni del greggio, invertendo la rotta rispetto alle perdite della mattinata dopo che l’operatore petrolifero russo Transneft ha dichiarato di non trasportare più greggio attraverso un importante oleodotto di esportazione a causa delle sanzioni europee.

Transneft ha dichiarato di aver interrotto il trasporto tramite la porzione meridionale dell’oleodotto di Druzhba, che attraversa l’Ucraina e porta il petrolio in Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, a partire dal 4 agosto a causa del mancato pagamento per via delle sanzioni.

La sezione bloccata dell’oleodotto trasporta di solito 250.000 barili al giorno, mentre la porzione settentrionale che passa attraverso Bielorussia, Polonia e Germania non ha subito effetti.

In precedenza, i prezzi del greggio erano stati appesantiti dagli ultimi progressi nei colloqui per il rilancio dell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, che permetterebbe a Teheran di aumentare le esportazioni in un contesto di offerta limitata.

L’Unione europea ha presentato un testo “definitivo” per rilanciare l’accordo. Un funzionario senior dell’Ue ha detto che la decisione finale sulla proposta, che necessita dell’approvazione degli Stati Uniti e dell’Iran, è attesa entro “pochissime settimane”.

Saipem è in trattativa per chiudere due contratti relativi al progetto russo Artic Lng2 di Novatek, che nel portafoglio ordini della società italiana presentano un valore residuo di 1,46 miliardi. Arctic Lng 2 è il progetto per il gas liquefatto, del valore complessivo di oltre 21 miliardi di dollari, situato sulla penisola di Gydan, nell’Artico siberiano occidentale.