Mercati – Europa debole in attesa dell’inflazione Usa, Milano chiude a -1,1%

Chiusura debole per le borse europee, in linea all’andamento sottotono di Wall Street in attesa della pubblicazione domani del dato chiave sull’inflazione a stelle e strisce a luglio in ottica Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo dell’1,05% a 22.488 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%), mentre hanno chiuso in positivo l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Oltreoceano, lo S&P 500 (-0,4%) è in calo per la quarta sessione consecutiva dopo aver recuperato oltre il 10% dai minimi di giugno, mentre il Nasdaq cede l’1,2% appesantito dal settore dei semiconduttori dopo l’outlook deludente fornito da Micron Technology. Resiste sulla parità il Dow Jones (-0,05%).

Il tutto in attesa del report sui prezzi al consumo Usa, che contribuirà a formulare le aspettative su quanto dovrà essere aggressiva la stretta della Fed e su quanto sia realistica l’ipotesi di un cambiamento di politica monetaria il prossimo anno con un taglio dei tassi.

Il focus degli operatori è sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco a giugno, con gli economisti che prevedono un rallentamento della crescita del carovita lo scorso mese negli Stati Uniti.

Il Job Report superiore alle attese diffuso la scorsa settimana ha alleviando i timori di recessione, attenuando però al contempo l’ottimismo su un possibile rallentamento nel ritmo dei rialzi del costo del denaro da parte della Fed.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito oltre quota 1,02 a 1,022 e il dollaro/yen sostanzialmente stabile poco sotto quota 135.

Tra le materie prime ancora volatili le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 96,7 dollari e il Wti (-0,2%) a 90,6 dollari, dopo che l’operatore petrolifero russo Transneft ha dichiarato di non trasportare più greggio attraverso un importante oleodotto di esportazione a causa delle sanzioni europee.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è rimasto stabile in area 212 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,05%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Tenaris (+1%), Bper (+0,8%), Snam (+0,6%) e Generali (+0,5%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Stm (-5,3%), Interpump (-4,2%), Pirelli (-3,4%) e Stellantis (-2,5%).