I futures sull’azionario Usa scambiano in ribasso, preannunciando una partenza sotto la parità a Wall Street in attesa della pubblicazione mercoledì del dato chiave sull’inflazione statunitense.
In particolare, il derivato sul Nasdaq cede lo 0,5%, complici i risultati inferiori alle attese diffusi ieri da Nvidia (-2,5% nel premarket) e le cupe previsioni fornite dal chipmaker Micron Technology (-4,7% nel premarket).
Chiusura poco mossa ieri per i principali indici americani, con il settore tecnologico appesantito dalla trimestrale deludente del chipmaker Nvidia. S&P 500 e Nasdaq hanno perso lo 0,1%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,1%.
Cresce l’attesa per il report Usa sui prezzi al consumo di domani, che contribuirà a formulare le aspettative su quanto dovrà essere aggressiva la stretta della Fed e su quanto sia realistica l’ipotesi di un cambiamento di politica monetaria il prossimo anno con un taglio dei tassi.
Il focus degli operatori è sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco a giugno, con gli economisti che prevedono un rallentamento della crescita del carovita lo scorso mese negli Stati Uniti.
Il Job Report superiore alle attese diffuso la scorsa settimana ha alleviando i timori di recessione, attenuando però al contempo l’ottimismo su un possibile rallentamento nel ritmo dei rialzi del costo del denaro da parte della Fed.
Dall’altra parte, il sentiment è sostenuto dalle indicazioni incoraggianti provenienti dalla stagione delle trimestrali, con oltre l’80% delle società dello S&P 500 che hanno presentato i conti fino ad ora che hanno riportato risultati migliori o in linea alle previsioni.
Sullo sfondo restano alte le tensioni tra Stati Uniti e Cina seguite alla visita a Taiwan della settimana scorsa della speaker alla Camera Usa, Nancy Pelosi, la più alta carica politica americana a recarsi sull’isola negli ultimi 25 anni.