Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,8%, il Dax lo 0,9% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq sale del 2,2%, lo S&P 500 dell’1,7% e il Dow Jones dell’1,6%.
In ribasso le quotazioni del greggio, sulle aspettative che i flussi dell’oleodotto russo Druzhba riprendano a breve e dopo che il report settimanale Api ha anticipato un incremento delle scorte Usa.
I flussi di petrolio verso l’Europa centrale attraverso l’oleodotto Druzhba riprenderanno a breve dopo che il gruppo energetico ungherese MOL ha effettuato il pagamento della tassa di transito per l’utilizzo della sezione ucraina dell’oleodotto, secondo quanto comunicato dalla società.
La scorsa settimana i prezzi del greggio hanno toccato un minimo da sei mesi in scia ai segnali di indebolimento della domanda, soprattutto per quanto riguarda i consumi di benzina negli Stati Uniti, in un contesto già appesantito dai timori di recessione.
I dati sui prezzi al consumo Usa inferiori alle attese diffusi oggi hanno però contribuito a risollevare il sentiment dei mercati, alleviando le preoccupazioni su un rallentamento dell’economia globale con un rialzo dei tassi di interesse.
Intanto, in attesa della pubblicazione dei dati sulle scorte Usa questo pomeriggio, l’Eua ha ridotto da 2,23 milioni a 2,08 milioni di barili al giorno le stime di crescita del fabbisogno mondiale nel 2022.
Secondo fonti di stampa, l’amministratore delegato di Saipem Francesco Caio sarebbe prossimo a lasciare il gruppo. Ci sarebbe qualche incertezza riguardo ai tempi ma gli accordi di massima tra azionisti e manager sarebbero ormai definiti. La società ha smentito l’uscita dell’AD.
Nei primi sei mesi del 2022 il gruppo tedesco dell’energia E.ON ha conseguito un ebitda rettificato di pari a poco meno di 4,1 miliardi, inferiore di circa 700 milioni di euro rispetto all’anno precedente, mentre l’indebitamento è sceso di 1,3 miliardi a 37,4 miliardi. La società ha confermato la guidance 2022, che prevede un ebitda rettificato di 7,6-7,8 miliardi e un utile netto rettificato di 2,3-2,5 miliardi.
Edf, il gruppo elettrico controllato dallo stato francese, ha depositato un ricorso al Consiglio di Stato con domanda di indennizzo da 8,3 miliardi a seguito dell’imposizione da parte del governo di aumentare la quota di elettricità nucleare a basso costo destinata ai concorrenti.