Mercati – Previsto avvio debole per l’Europa in attesa dell’inflazione Usa

Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, in un clima in cui prevale la cautela in attesa dell’uscita questo pomeriggio del dato sull’inflazione Usa che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve.

Chiusura negativa ieri a Wall Street, con il settore tecnologico appesantito dal warning di Micron Technology. Il Nasdaq ha perso l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,4% alla quarta seduta consecutiva in ribasso e il Dow Jones lo 0,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in calo dello 0,7%, mentre Shanghai lascia sul terreno lo 0,6% e Hong Kong il 2,5%.

Il report di oggi dovrebbe mostrare un rallentamento della crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti a luglio, rimanendo comunque su livelli elevati e non sufficiente a far cambiare orientamento alla Fed.

Come la lettura dei dati influenzerà le aspettative sul ritmo dei prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della banca centrale americana sarà fondamentale per il sentiment dei mercati, rischiando di alimentare la volatilità.

Sempre sul fronte macro, in Cina il tasso di inflazione a luglio è salito sui massimi da due anni al 2,7%, in aumento dal 2,5% del mese precedente ma sotto il 2,9% previsto dal consensus.

I prezzi alla produzione, invece, a luglio sono scesi al minimo degli ultimi 17 mese, segnando un +4,2% su base annua rispetto all’incremento del 6,1% e al di sotto del +4,9% stimato dagli analisti.

Infine, la lettura finale dell’inflazione in Germania lo scorso mese ha confermato le attese e la rilevazione preliminare, segnando un incremento dello 0,9% su base mensile e del 7,5% su base annua.

Tornando a Piazza Affari, occhi sui finanziari dopo che Moody’s ha aggiornato i rating di quattordici istituti in seguito alla revisione dell’outlook assegnato all’Italia da stabile a negativo (confermato il rating Baa3).