I futures sull’azionario Usa guadagnano l’1,3-2,5%, preannunciando una partenza in rialzo a Wall Street dopo i dati migliori delle attese sull’inflazione statunitense che alimentano le speranze di una Federal Reserve meno aggressiva.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in ribasso, con il settore tecnologico appesantito dal warning di Micron Technology. Il Nasdaq ha perso l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,4% alla quarta seduta consecutiva in ribasso e il Dow Jones lo 0,2%.
In particolare, lo S&P 500 ha registrato la quarta seduta consecutiva in negativo, mentre il listino tecnologico ha risentito del debole outlook fornito da Micron Technology, l’ultimo chipmaker a mettere in guardia sul rallentamento della domanda.
Sul fronte macro, lo scorso mese i prezzi al consumo i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti dell’8,5% su base annua, al di sotto del +8,7% previsto dal consensus e rallentando rispetto al +9,1% di giugno.
L’indice core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, è rimasto stabile rispetto a giugno al +5,9%, contro l’incremento del 6,1% atteso dagli analisti.
Dati che suggeriscono come l’inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, alimentando l’ottimismo sulla possibilità che la Fed rallenti il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
