Si riporta l’andamento dei principali titoli internazionali del settore Industrial:
Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa il Ftse Mib avanza dello 0,5%, il Dax dello 0,1% mentre il Ftse 100 arretra dello 0,5%. A Wall Street lo S&P 500 guadagna lo 0,9%, il Nasdaq l’1% e il Dow Jones lo 0,8%.
Le azioni di Siemens guadagnano lo 0,3% a seguito dei risultati del terzo trimestre chiuso con ricavi in aumento dell’11% a 17,9 miliardi ed una perdita netta di 1,5 miliardi dovuta alla svalutazione della partecipazione in Siemens Energy per 2,7 miliardi. L’Ebit si è attestato a 2,9 miliardi con un margine del 17%. La società ha mantenuto le prospettive di crescita dei ricavi mentre ha rivisto la stima dell’EPS in un range tra 5,33 e 5,73 euro nel 2021/22 dal precedente range di 8,70-9,10€.
Anche Thyssenkrupp (+0,6%) ha pubblicato i conti del terzo trimestre, registrando ricavi in aumento del 26% a 10,95 miliardi, un ebit rettificato di 721 milioni (vs 266 milioni dell’anno precedente) ed un utile netto in calo a 76 milioni dai 125 milioni, colpito da svalutazioni dovute all’aumento dei tassi di interesse. La società ha confermato gli obiettivi per il 2022, prevedendo un Ebit rettificato di almeno 2 miliardi. Tuttavia, ha rivisto al ribasso la guidance dell’utile netto a causa degli alti tassi di interesse.
Nel primo semestre 2022 Antofagasta (-0,5%) ha riportato ricavi pari a 2,5 miliardi di dollari, un Ebitda in calo del 48,3% a 1,2 miliardi (vs 2,4 miliardi del 1H 2021) ed un utile netto sceso a 260,3 milioni. Il gruppo ha tagliato il dividendo a 9,2 cent, e per l’intero 2022 prevede la produzione di rame nel range 640-660.000 tonnellate includendo l’impatto dell’incidente dell’oleodotto e della carenza d’acqua a causa della siccità.
Infine, BHP Group (+0,7%) ha chiesto l’approvazione del governo australiano per costruire una nuova miniera di carbone nel Queensland con durata massima di circa 90 anni. Il progetto dovrebbe estrarre fino a circa 10 milioni di tonnellate di carbone all’anno.