Industria (+1,8%) – Denaro su Servizi Italia (+5,7%) in scia ai conti

Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1% a 22.702 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +1,8% rispetto al +2% del corrispondente indice europeo.

Sul fronte macro, l’indice dei prezzi al consumo Usa lo scorso mese è cresciuto dell’8,5% su base annua, al di sotto del +8,7% previsto dal consensus e in rallentamento rispetto al +9,1% di giugno, mentre su base mensile il dato è rimasto stabile.

L’indice core, depurato delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è rimasto stabile rispetto a giugno al +5,9%, contro l’incremento del 6,1% atteso dagli analisti.

Dati che suggeriscono come l’inflazione potrebbe aver raggiunto il picco, alimentando le speranze di una Federal Reserve meno aggressiva.

Tra le big del comparto, in rialzo Cnh Industrial e Interpump Group rispettivamente del 2,2% e del 3,1%.

Nel segmento delle medie capitalizzazioni, denaro su Avio (+2,8%) seguito da Buzzi Unicem (+1,8%) ed El.En (+1,3%).

Tra le small cap, svetta Tesmec (+9,9%). A seguire Servizi Italia (+5,7%) dopo aver chiuso il primo semestre con ricavi in aumento del 7,1% a 134 milioni (+7,4% a parità di cambi) ed un utile netto in calo a 1,9 milioni.

Segno positivo anche su Biesse (+4,5%) mentre Aquafil, Saes Getters e Cembre registrano un calo rispettivamente dello 0,8%, dello 0,9% e dell’1,1%.