Oil & Gas (0,0%) – In evidenza Saras (+5,3%)

Chiusura positiva per le borse europee dopo lo stop di Ferragosto, in un contesto diviso tra le preoccupazioni per il rallentamento dell’economia e la speranza che la frenata della crescita globale consigli alle banche centrali di rallentare la stretta di politica monetaria.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,1% a 22.997 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha terminato invariato, rispetto al +1,3% del corrispondente indice europeo.

Ancora in calo le quotazioni del greggio, complice il peggioramento dell’outlook della domanda in scia ai segnali di rallentamento dell’economia globale e mentre gli operatori monitorano i colloqui per il rilancio dell’accordo sul nucleare iraniano.

Lunedì, il Wti è sceso sui minimi da sei mesi dopo i deboli dati macroeconomici diffusi in Usa, tra cui quelli deludenti legati all’attività manifatturiera, che hanno seguito quelli più deboli del previsto pubblicati in Cina.

I mercati si trovano quindi ora a dover affrontare la prospettiva di un possibile aumento dell’offerta, complice il possibile ritorno delle forniture iraniane, in un momento in cui la domanda si sta indebolendo.

Secondo gli analisti, il volume di greggio nel mercato potrebbe aumentare di 1,3 milioni di barili al giorno se l’Iran e gli Stati Uniti accettassero un’offerta dell’Unione europea per eliminare le sanzioni sulle esportazioni di petrolio iraniano.

Tra le big del comparto in rosso Saipem (-2,6%) con le vendite che hanno colpito anche Tenaris (-1,9%), mentre ha limitato le perdite Eni (-0,4%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in luce Saras (+5,3%).