Mercati asiatici – Seduta di vendite, pesa il Giappone

Seduta di vendite per i principali listini asiatici, in scia al calo di Wall Street dopo che i verbali della Federal Reserve, hanno mostrato la necessità di un rialzo dei tassi fino a che l’inflazione non calerà ma evitando un’eccessiva stretta monetaria, e mentre gli investitori valutavano le deboli prospettive economiche cinesi.

Dai verbali relativi all’incontro del 26-27 luglio del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, è emerso infatti che molti banchieri hanno evidenziato i rischi di un’eccessiva stretta monetaria, superiore a quanto necessario, e prevedono, a un certo punto, un rallentamento dei rialzi dei tassi d’interesse.

I banchieri hanno quindi annunciato, con una decisione unanime, un aumento dei tassi d’interesse di 75 punti base per la seconda volta consecutiva, massimo rialzo dal 1994, portandoli al 2,25%-2,50%.

Il timore degli investitori è che gli aggressivi rialzi dei tassi da parte della Fed e delle banche centrali in Europa e Asia per domare l’inflazione che sta raggiungendo i massimi da molti decenni potrebbero far deragliare la crescita economica globale.

Tornando in Asia, gli economisti di Goldman Sachs Group hanno declassato le loro previsioni per l’espansione per l’intero anno della Cina dal 3,3% al 3%. La nazione è infatti ostacolata da una crisi immobiliare, dagli strascichi del Covid e da forniture elettriche recentemente sotto stress.

Intanto, Usa e Taiwan hanno avviato negoziati formali su un’iniziativa commerciale bilaterale, un passo che rischia di infiammare le già alte tensioni con la Cina.

Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,016 e il dollaro/yen a 135,31. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,1%) a 93,77 dollari e il Wti (+0,1%) a 88,19 dollari al barile. Oro a 1.777 dollari l’oncia (flat).

Tornando ai listini asiatici, Cina in frazionale calo con Shanghai a -0,4% e Shenzhen -0,2%. Hong Kong a -0,5%.

In Giappone Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,9% e lo 0,8%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-0,5%), S&P 500 (-0,7%) e Nasdaq (-1,3%).