Mercati Usa – Giornata di storno

Prima frenata di Wall Street che rallenta la corsa delle ultime settimane. Tuttavia, la pausa di riflessione è assolutamente fisiologica e potrebbe non arrestare la fase di recupero iniziata a giugno.

Gli indici flettono, ma non chiudono sui minimi intraday tentando più volte un recupero.

Tutti e quattro i listini principali scendono al di sotto di supporti psicologici importanti che avevano fatto in precedenza da forti resistenze: 2.000 punti per il Russell 2000, 34.000 per il Dow Jones, 4.300 per lo S&P500 e 13.000 per il Nasdaq.

Il bilancio finale di ieri registra l’indice delle small caps in calo dell’1,6%, il tecnologico del 1,3%, lo S&P500 dello 0,7% ed il Dow Jones di mezzo punto percentuale.

VIX in lieve rialzo (+1%) a quota 19,9 punti.

Rendimenti obbligazionari in decisa risalita di sette punti base al 2,89% sulla scadenza decennale.

Tra le materie prime il petrolio tenta inizialmente un rimbalzo al di sopra degli 89 dollari al barile ma chiude sostanzialmente invariato a $87.

Terza giornata consecutiva di debolezza per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che arretra di mezzo punto percentuale ed il secondo di uno e mezzo.

Sul mercato valutario, il dollaro tenta un ulteriore allungo ma termina invariato a 1,017 nei confronti della moneta unica.