Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore della Sanità e della Chimica:
Giornata incerta per i mercati europei, con il Ftse Mib a +0,04%, il Dax a +0,05% e il Ftse 100 a -0,35%. Avvio senza una direzione precisa anche per i listini americani, con il Dow Jones flat, lo S&P500 a +0,1% e il Nasdaq a +0,3%.
Moderna ha chiesto l’autorizzazione degli Stati Uniti per la dose di richiamo COVID-19 su misura contro le sottovarianti BA.4 e BA.5 di Omicron e ha affermato che se autorizzato sarebbe pronta a somministrare le dosi a settembre.
L’annuncio di Moderna arriva il giorno dopo l’analoga richiesta di autorizzazione presentata dalla rivale Pfizer e dal partner tedesco BioNTech. L’applicazione di Pfizer è per l’uso di emergenza tra i 12 anni e più, mentre Moderna ha chiesto l’autorizzazione per l’uso tra le persone di età pari o superiore a 18 anni.
AstraZeneca potrebbe non rimanere nel settore dei vaccini a lungo termine. Lo ha detto il CEO, Pascal Soriot, mostrando quanto velocemente siano cambiate le fortune per il produttore di farmaci che ha prodotto uno dei primi vaccini COVID-19 ma che da allora ha perso contro rivali. Ritardi di produzione, indagini da parte delle autorità di regolamentazione a seguito di rari casi di gravi effetti collaterali e preoccupazioni per la sua durata di conservazione relativamente breve rispetto ad altri, hanno ostacolato l’adozione del vaccino COVID-19 dell’azienda. Inoltre, il vaccino di AstraZeneca non ha ancora ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti.
La multinazionale anglo-svedese sta costruendo il suo portafoglio di terapie anticorpali, inclusi COVID-19, il virus respiratorio RSV e altri virus. Ma sul futuro dell’attività di vaccini COVID, Soriot ha detto: “Non posso essere sicuro che ci saremo o no”.
AstraZeneca è anche alla ricerca di acquisizioni bolt-on, comprese le piccole e medie aziende specializzate in oncologia e trattamenti cardiovascolari, ha aggiunto Soriot.