Ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +1,3%, rispetto al +0,9% del corrispondente indice europeo e al +0,1% del Ftse Mib.
Tra le materie prime, lievi ribassi per le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 100,9 dollari e il Wti (-0,6%) a 94,3 dollari al barile, dopo i guadagni innescati dal calo delle scorte statunitensi e dai possibili tagli all’output da parte dell’Opec+.
L’attenzione odierna è rivolta all’intervento di Jerome Powell al simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole, che dovrebbe confermare una politica monetaria fortemente restrittiva per contrastare l’inflazione, nonostante i segnali di rallentamento dell’economia e i crescenti rischi di recessione.
Sul fronte macro, la seconda lettura del Pil annualizzato del secondo trimestre ha evidenziato una contrazione dello 0,6%, in miglioramento rispetto al -0,9% della prima lettura e al -1,6% del primo trimestre. Gli analisti prevedevano un calo dello 0,7%.
Sul listino principale, ritraccia Eni (+2,1%) dopo le vendite della seduta precedente. L’Ad della società, Claudio Descalzi, ha incontrato i vertici della compagnia petrolifera libica National Oil Company (Noc) e ha rinnovato gli impegni in Libia. Il Paese ha rappresentato circa il 10% della produzione totale dell’azienda nel 2021.
Positiva Tenaris (+1,8%) mentre Saipem registra un forte calo del 4,6%.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni forti vendite su Saras (-5,9%). In ribasso anche Gas Plus (-1,8%).