Obbligazioni – Mattinata sotto pressione per i benchmark europei

Mattinata in forte rialzo per i tassi europei in scia ai segnali ‘restrittivi’ provenienti da Fed e Bce.

I listini continentali, orfani di Londra chiusa per Bank Holiday, si muovono negativi con il Ftse Mib che cede l’1,2%.

Powell ha segnalato, in occasione del Simposio di Jackson Hole, la probabile necessità per qualche tempo di un approccio restrittivo per frenare l’inflazione elevata, sottolineando anche i rischi di un allentamento prematuro della politica monetaria e le possibili difficoltà economiche per famiglie e imprese.

A seguito delle parole del governatore della Fed, i membri del comitato direttivo della Bce hanno evidenziato la necessità di un’azione politica decisa, anche a costo di ripercussioni per l’economia. Dopo aver riportato i tassi a zero a luglio, alzando di 50 punti base il costo del denaro dopo un decennio di tassi negativi, l’Eurotower si prepara a una nuova stretta.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale sale al 3,8% (+10 bp) e quello del Bund in area 1,5% (+12 bp), con uno spread in flessione di 2 bp a 229 punti.

Oltreoceano il tasso del T-Bond aumenta al 3,1% (+6 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro si mantiene sotto quota 1.