Italian Exhibition Group (IEG) ha chiuso il primo semestre 2022 con un fatturato totale consolidato di 72,7 milioni, balzato di 65,6 milioni rispetto ai 7 milioni del periodo di confronto 2021, e con un EBITDA positivo per 3,4 milioni, in miglioramento di 17,5 milioni rispetto alla precedente perdita di 14,1 milioni.
Conti alla luce dei quali Intermonte osserva che nel secondo trimestre il gruppo ha riportato “risultati ben al di sopra delle nostre previsioni in termini di ricavi, pari a 34,6 milioni rispetto ai 23,4 milioni attesi, ma con una generazione di cassa leggermente inferiore al previsto”.
Gli analisti hanno aggiornato il modello principalmente per includere: 1) l’acquisizione dell’esposizione My Plant & Garden; 2) contributo da nuove attività estere a Dubai e Brasile; 3) aumento dell’inflazione dei prezzi nel 2023-2024; 4) espansione delle capex di Vicenza e degli extra ricavi.
Tutto ciò si traduce in un aumento dell’8% circa dell’EPS medio 2023-2027 con Intermonte che conferma il rating ‘outperform’ e il target price a 3,4 euro.
Conti 2Q22 migliori delle attese in termini di fatturato anche secondo Equita “grazie all’andamento del business dei servizi correlati (19,9 milioni vs 14,8 milioni attesi) mentre il business congressuale (4,3 milioni vs 3,8 milioni attesi) e il business degli eventi fieristici
organizzati (6,7 milioni vs 7 milioni attesi) sono stati allineati alle attese”.
Gli analisti di Equita, che assegnano un target price di 3,2 euro (precedente 3,4 euro), confermando l’hold, hanno evidenziato in una nota anche i principali spunti emersi dalla conference call tra i quali il fatto che il giro d’affari da servizi correlati benefici di politiche
commerciali di cross selling di servizi e l’obiettivo di passare l’aumento dei costi ai clienti con importanti aumenti dei prezzi previsti.
Da Equita riportano inoltre che “le stime 2022 sono state aggiornate allineandoci alla guidance che riteniamo goda di buona visibilità. Abbiamo dunque ridotto l`EBITDA adj. 2022E a 13,5 milioni dal precedente 17,8 milioni e peggiorato il debito netto di circa 6 milioni a -110 milioni principalmente scontando maggiori capex. Sostanzialmente invariate invece le assunzioni per il 2023-24E”.