Aquafil ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi pari a 351 milioni, in aumento del 27,8% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Una dinamica che ha beneficiato sia dell’aumento dei prezzi di vendita, che hanno recuperato gli elevati aumenti di costo che si sono registrati nelle materie prime e nella gran parte dei beni e servizi, sia di un miglior mix di vendita.
Nel primo semestre la divisione “Fibre per tappeti” (69,1% dei ricavi totali) ha segnato un aumento del 36,6% a 242,6 milioni, il segmento “Fibre per abbigliamento” (22,1% dei ricavi) ha registrato un incremento del 33% a 77,6 milioni e, infine, la divisione “Polimeri” (8,8% dei ricavi totali) ha registrato un calo del 20,5% a 30,8 milioni per effetto di minori quantità vendute che nel corso del primo semestre 2021 avevano raggiunto livelli eccezionali.
Dal lato geografico, i ricavi della regione EMEA (58,3% dei ricavi) hanno segnato un aumento del 22,2% a 204,5 milioni. In Nord America (26,9% dei ricavi) si è registrata una crescita del 62,5% a 94,4 milioni. In Asia e Oceania (14,4% dei ricavi) l’incremento è stato del 4,5% a 50,5 milioni, mentre nel Resto del Mondo (0,5% dei ricavi) si è registrato un +73,7% a 1,6 milioni.
L’Ebitda è risultato pari a 51,5 milioni, in crescita del 30,9%, con un Ebitda margin che passa dal 14,3% al 14,7% (+40 punti base). L’aumento è da ricondurre sia al miglior mix di vendita, in particolare legato alla crescita dei ricavi di prodotti a marchio ECONYL, sia all’incremento dei prezzi di vendita che ha consentito un quasi pieno allineamento degli stessi agli aumenti dei valori unitari di consumo della materia prima e degli altri costi di produzione.
L’Ebit si è fissato a 24,5 milioni rispetto a 14,1 milioni registrato nel 2021. L’utile netto è stato pari a 17,7 milioni rispetto agli 8,9 milioni del primo semestre 2021, con un incremento del 98,3%.
Al 30 giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto del gruppo risulta pari a 202,2 milioni, in aumento rispetto ai 179,3 milioni del 31 dicembre 2021. La variazione registrata è dovuta alla positiva generazione di cassa delle attività operative per 48 milioni che ha però scontato l’aumento del capitale circolante per 36,7 milioni, gli investimenti netti per 16,3 milioni, il pagamento di oneri finanziari ed imposte ed uso fondi pari ad 1,2 milioni, la variazione non monetaria relativa all’applicazione del principio contabile IFRS16 per 6,2 milioni, il pagamento di dividendi per 6 milioni oltre che l’acquisto di azioni proprie per 4,3 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, considerando l’attuale contesto geopolitico, il gruppo si attende risultati meno brillanti nel secondo semestre rispetto al primo. In ogni caso, si attende che l’intero esercizio 2022 raggiunga un livello di profittabilità superiore a quella del 2021, sia grazie al vantaggio competitivo che il mercato riconosce ai prodotti a marchio ECONYL, sia alla diversa distribuzione geografica dei mercati del gruppo.