Il Ftse Italia Banche chiude a +1,2%, rispetto al +0,3% dell’analogo indice europeo e al % del Ftse Mib.
Giornata volatile con finale negativo per gli eurolistini, dopo il nuovo record dell’inflazione della regione al 9,1% che alimenta le ipotesi di un forte incremento dei tassi da parte della Bce nella riunione della prossima settimana. Focus anche sulla crisi energetica, con lo stop di tre giorni del gasdotto Nord Stream, mentre negli Usa si attende il job report di venerdì per eventuali indizi sulle prossime mosse della Fed.
Sul Forex, l’euro/dollaro oscilla ancora intorno la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 234 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 3,88%.
Tornando al comparto creditizio di Piazza Affari, tra le big avanza soprattutto UniCredit (+4,5%) ha ricevuto l’autorizzazione della BCE per l’esecuzione della seconda tranche del programma di riacquisto di azioni proprie del 2021, per un importo massimo di 1 miliardo con un impatto pari a 32bps del CET1 ratio della società aggiornato al secondo trimestre 2022. Tra le mid arretra ancora Mps (-3,8%).