Il Ftse Italia Banche chiude a -1,5%, rispetto al -1,6% dell’analogo indice europeo e al -1,2% del Ftse Mib.
Altra seduta in rosso peri listini del Vecchio Continente. Focus sui dati macro, che hanno evidenziato un nuovo rallentamento dell’attività manifatturiera in Cina e nell’area euro, mentre negli Usa il settore si espande e calano le richieste di sussidi di disoccupazione. Gli investitori attendono il job report in uscita oggi per valutare quanto la Fed potrà alzare i tassi a settembre. Intanto crescono le aspettative di un ritocco da 75 punti base da parte della Bce nella riunione della prossima settimana.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende ancora sotto la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 235 bp, con il rendimento del decennale italiano oltre il 3,9%.
Pioggia di segni rossi per il comparto creditizio di Piazza Affari, con Unicredit (-1,1%) e Mediobanca (-1,2%) che limitano i danni tra le big.
A seguito dell’acquisizione di Banca Carige il 3 giugno scorso, la Banca Centrale Europea (BCE) ha notificato a BPER Banca un aggiornamento dei requisiti prudenziali (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP) da rispettare su base consolidata.
A seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla Banca Centrale Europea, è stato depositato il progetto di fusione per incorporazione di Intesa Sanpaolo Smart Care in Intesa Sanpaolo.