Mercati – Europa in rialzo, Milano chiude a +2,9%

Seduta positiva per le borse europee, sostenute anche dall’andamento di Wall Street dopo il job report statunitense.

Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in rialzo del 2,9% a 21.921 punti. Bene anche Dax di Francoforte (+3,3%), il Cac 40 di Parigi (+2,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%). A New York, accelerano Dow Jones (+1%), S&P500 (+1%) e Nasdaq (+0,9%) dopo una partenza sopra la parità ma prudente.

I non farm payrolls di agosto si sono attestati a 315 mila, leggermente al di sopra dei 300 mila attesi ma inferiori ai 526 mila di luglio. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,7% dal 3,5% di luglio mentre i salari medi orari sono aumentati poco meno delle aspettative (+0,3% mensile e +5,2% annuo).

Numeri che, nel complesso, segnalano un parziale allentamento del mercato del lavoro, ma anche una solidità sufficiente per reggere un altro deciso intervento sui tassi da parte della Fed. Alla luce degli altri dati macro diffusi in settimana è probabile che la banca centrale americana proceda comunque con un altro ritocco da 75 punti base nella riunione del 20 e 21 settembre per continuare a contrastare l’inflazione.

La prossima settimana, invece, si riunirà la Bce, che a sua volta dovrebbe incrementare considerevolmente il costo del denaro per raffreddare le pressioni sui prezzi. In questo caso, tuttavia, le incertezze sulla tenuta dell’economia sembrano maggiori. Gli ultimi dati sull’attività manifatturiera hanno evidenziato un rallentamento ai minimi da due anni, mentre si attendono nuove misure per fronteggiare la crisi energetica.

Sul Forex, l’euro/dollaro continua ad oscillare intorno alla parità (a 1,0002) mentre il cambio tra biglietto verde e yen si mantiene in prossimità dei massimi da 24 anni a 140,2.

Tra le materie prime, prosegue il rimbalzo del greggio dopo i recenti cali, con il Brent (+2,1%) a 94,3 dollari e il Wti (+2,2%) a 88,5 dollari al barile. I Paesi del G7 sono pronti a fissare un tetto massimo per gli acquisti globali di petrolio russo, mentre Mosca dovrebbe riprendere le forniture di metano attraverso il suo gasdotto Nordstream dopo i tre giorni di stop.

Si allentano le tensioni sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in calo a 230 bp e il rendimento del decennale italiano in discesa al 3,83%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano pressoché tutti i titoli del Ftse Mib e in particolare Exor (+6,3%), Banco Bpm (+5,2%), Banca Mediolanum (+4,75%) e Cnh (+4,6%). Sostanzialmente invariata Leonardo (flat), in coda al listino principale.