Il Ftse Mib ha chiuso a -1,2% a 21.302 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,7%, rispetto al -1,2% del corrispondente indice europeo.
Altra seduta in rosso peri listini del Vecchio Continente. Focus sui dati macro, che hanno evidenziato un nuovo rallentamento dell’attività manifatturiera in Cina e nell’area euro, mentre negli Usa il settore si espande e calano le richieste di sussidi di disoccupazione. Gli investitori attendono il job report in uscita oggi per valutare quanto la Fed potrà alzare i tassi a settembre. Intanto crescono le aspettative di un ritocco da 75 punti base da parte della Bce nella riunione della prossima settimana.
Tra le materie prime, perdono ancora terreno le quotazioni del greggio, complici i timori per la domanda in relazione all’inasprimento monetario della Fed e al rallentamento della Cina.
Tornando a Piazza Affari, resiste Tenaris (-0,4%).
Giù Saipem (-2,5%). L’azienda ha ottenuto il livello più elevato nell’assessment di sostenibilità aziendale di supply chains eseguito da Ecovadis, tra le oltre 90mila aziende valutate. Rientra così nell’1% delle aziende mondiali con il miglior punteggio.
Tra le mid in controtendenza Saras (+1%), mentre fra le small vendite in particolare su Gas Plus (-4,2%)
Infine, sull’internazionale Exxon Mobil si è unita a Shell nel tentativo di cedere la loro joint venture Aera, uno dei maggiori produttori di petrolio della California. Il duo è in trattative avanzate con un acquirente, in un contesto in cui la domanda di asset petroliferi è in aumento a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia di quest’anno.