Mercati asiatici – Cina e Giappone poco mosse, più sottotono Hong Kong (-1,4%)

Seduta perlopiù cauta per le principali piazze finanziarie asiatiche in un clima appesantito dalla crisi energetica europea oltre che dall’inflazione elevata e dai timori di nuove strette monetarie.

La scorsa settimana la russa Gazprom ha nuovamente interrotto il suo principale gasdotto europeo a tempo indeterminato dopo che i leader del G7 hanno deciso di applicare un tetto massimo al prezzo del petrolio russo mentre il Cremlino continua la guerra in Ucraina.

I prezzi del gas naturale sono destinati a raggiungere nuovi record con l’Europa che potrebbe adottare misure speciali per frenare i costi energetici. La Germania prevede un pacchetto da 65 miliardi di dollari a tutela dei consumatori.

Parallelamente le autorità monetarie dovrebbero continuare ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione nonostante il peggioramento delle prospettive economiche globali.

Sullo sfondo, pesa anche una maggiore incertezza legata alle tensioni USA -Cina. L’amministrazione Biden sta valutando alcune misure per frenare gli investimenti statunitensi nelle società tecnologiche del Paese asiatico e manterrà i dazi commerciali contro i prodotti cinesi introdotti da Donald Trump nel 2018. Il tutto dopo aver ricevuto richieste dalle industrie nazionali di non cancellare le tariffe, necessarie, a loro dire, per tutelare l’economia statunitense dalle pratiche sleali dei cinesi.

In tema Covid, il Governo di Pechino ha esteso il lockdown nei distretti della megalopoli Chengdu e ha imposto maggiori test di massa in quelle aree per contenere il relativo focolaio dell’infezione.

Sul forex, nel frattempo, il cambio euro/dollaro si mantiene sotto la parità in area 0,989, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a 140,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+2,2%) a 95,1 dollari e il Wti (+2%) a 88,6 dollari al barile. Oro a 1.724 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, Cina cauta con Shanghai in parità e Shenzhen a -0,4%. Hong Kong -1,4%.

Giappone poco mosso con Nikkei e Topix entrambi invariati.

Il tutto dopo che venerdì, a Wall Street (oggi chiusa per il Labor Day), il Nasdaq ha ceduto l’1,3% mentre il Dow Jones e lo S&P500 hanno segnato entrambi un ribasso dell’1,1%.