Mercati – Europa prudente, piatta Milano

Mattinata incerta per le borse del Vecchio Continente, mentre i futures di Wall Street preannunciano una ripartenza positiva dopo la chiusura di ieri per festività. Il Ftse Mib di Milano oscilla intorno alla parità in area 21.480 punti. Bene il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%), poco mossi il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). In rialzo di circa mezzo punto percentuale i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

In Europa, la crisi energetica continua a pesare sul sentiment dei mercati, in attesa del meeting di giovedì della Bce. Gli operatori valutano le risposte comunitarie alla chiusura a tempo indeterminato del gasdotto russo Nord Stream 1, aspettando la riunione di venerdì dei ministri energetici europei.

Il giorno prima, l’Eurotower potrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse pari a 75 punti base, allineandosi ad altri istituti nella lotta all’inflazione sui massimi storici. La banca centrale australiana ha alzato il costo del denaro di mezzo punto percentuale per la quarta volta, affermando di non seguire un percorso predeterminato.

Le preoccupazioni per la crisi energetica, l’inasprimento monetario e le pressioni prezzi contribuiscono ad offuscare l’outlook dell’economia globale. A questi fattori si sommano le difficoltà della Cina, che presto accelererà il suo programma di stimoli a sostegno dell’economia, frenata anche dalle restrizioni per il Covid.

Sul fronte macro, gli ordini di fabbrica in Germania a luglio hanno registrato un calo superiore alle previsioni (-1,1% mensile e -13,6% annuo), mentre nel pomeriggio sono attesi i dati statunitensi sul settore dei servizi.

Sul Forex il cambio euro/dollaro recupera leggermente terreno a 0,996 e il cambio tra biglietto verde e yen sale a 141,6. In rimonta la sterlina a 1,16 dollari, con gli operatori intenti a valutare l’agenda politica di Liz Truss. Il nuovo premier britannico starebbe mettendo a punto un pacchetto da 40 miliardi di sterline per ridurre le bollette energetiche per le aziende.

Tra le materie prime, andamento a due velocità per le quotazioni del greggio con il Brent (-2,8%) a 93,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 86,7 dollari, dopo che ieri l’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione a ottobre di 0,1 milioni di barili.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 238 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib avanzano soprattutto Saipem (+2,7%), Diasorin (+1,9%), Cnh (+1,5%) e Campari (+1,5%). In calo invece Eni (-3,5%), Tenaris (-1,9%) ed Hera (-1,9%).